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1 Timoteo 4:7: Un ordine al positivo.

1 Timoteo 4:7: Un ordine al positivo. “Esèrcitati invece alla pietà”. Letteralmente è: “esercita, invece te stesso per la pietà”. Al posto di perdere tempo con le favole profane, Timoteo deve esercitarsi alla pietà (v.6). “Esercitati” potrebbe essere tradotto con: “continua a esercitare te stesso”. “Esercitati” significa addestrarsi, disciplinarsi, mantenere se stesso disciplinato, tenersi allenato. Era un termine di disciplina sportiva, di atletica, quindi d’impegno, di sudore, di duro e serio allenamento di “esercizi ginnici”, infatti, era un termine usato per allenare gli atleti che gareggiavano. La parola “esercitati”, dunque, parla del rigore, di fatica, di formazione, di sacrificio di un atleta che si prepara per la gara. “Esercitati” indica anche il controllare se stesso con la disciplina in modo accurato, un atleta è disciplinato anche nel suo stile di vita:mangiare, bere, riposo per esempio. Paolo prendendo l’esempio dagli esercizi fisici, trasferisce questo nella rea...

1 Timoteo 4:7: Un ordine al negativo.

1 Timoteo 4:7: Un ordine al negativo. “Ma rifiuta le favole profane e da vecchie”. Il “ma” indica un contrasto con la buona dottrina che Timoteo ha imparato. Paolo dà a Timoteo alcune indicazioni circa le sue responsabilità pastorali nei rapporti con l'eresia: deve informare e spiegarle alla chiesa, in questo modo sarà un buon servitore di Cristo Gesù. Timoteo, si deve nutrire con le parole della fede e della buona dottrina che ha imparato (1 Timoteo 4:1-6). “Le parole della fede” si riferisce alla verità cristiana contenuta nella Scrittura (1 Timoteo 5:8; 6:21; Giuda 3) e richiede la nostra fede. Timoteo deve contrastare con la verità cristiana rivelata le favole profane, le deve rifiutare!  Potrebbe significare che Timoteo debba evitare d’insegnare tali cose, o che non deve entrare nel dibattito con gli avversari che insegnano tali cose, o che egli deve rifiutare tale insegnamento quando è dato da altri e impedire il loro insegnamento, o una combinazione di tutti que...

2 Tessalonicesi 3:16: Una preghiera per la pace.

2 Tessalonicesi 3:16: Una preghiera per la pace. “Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi”. Paolo alla fine della sua seconda lettera ai Tessalonicesi saluta la chiesa con una preghiera:  “Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera”. La preghiera fa eco alla benedizione della pace di Numeri 6:26 e trova anche le sue radici nella benedizione di Gesù di pace data ai suoi discepoli, registrata in Giovanni 14:27. “Pace” potrebbe essere l'assenza di conflitti all'interno della comunità (2 Tessalonicesi 3:6-15, o dai persecutori (cfr. Atti 24:2; Apocalisse 6:4), ma potrebbe anche essere l’assenza di turbamento, di ansia. I cristiani di Tessalonica potevano essere anche turbati per vari problemi come l’oppressione esterna (1 Tessalonicesi 2:14; 2 Tessalonicesi 1:4-10). La parola “pace” (eirÄ“nÄ“) indica il benessere totale, indica la prosperità della persona in tutta la sua interezz...

1 Tessalonicesi 4:9-10: Amatevi sempre di più!

1 Tessalonicesi 4:9-10: Amatevi sempre di più! “Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di più”. Cosa dovrebbe contraddistinguere i cristiani dal resto della società? Due particolarità distinguevano i cristiani nel periodo del Nuovo Testamento: la santità e l’amore. In questo passo vediamo che Paolo parla di amore fraterno. “L’amore fraterno” (philadelphia), tra i greci si riferiva, all’amore familiare, all’amore che univa i figli di uno stesso padre, e nel Nuovo Testamento si riferisce all’amore che unisce i cristiani l’uno all’altro, quindi un amore che unisce i fratelli, figli di uno stesso Padre, cioè Dio. Quelli di Tessalonica avevano imparato da Dio ad amarsi gli uni gli altri; Paolo non aveva bisogno di scrivere riguardo quest’argomento,...

Cantico dei Cantici 8:6-7: la natura del vero amore.

                                        Cantico dei Cantici 8:6-7: la natura del vero amore. "Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché l'amore è forte come la morte, la gelosia è dura come il soggiorno dei morti. I suoi ardori sono ardori di fuoco, fiamma potente. Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, i fiumi non potrebbero sommergerlo. Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell'amore, sarebbe del tutto disprezzato". Questi versett1 sono tra i più significativi dell'intero libro, parlano della natura del vero amore. 1) Il vero amore è forte. Il vero amore è forte come la morte. Si possono fare vari tentativi per fermare la morte, ma alla fine tutti moriremo. Nessuno può scampare alla morte: il giusto e l'empio moriranno, la persona rel...

Ecclesiaste 7:3: La tristezza vale più di una risata!

Ecclesiaste 7:3: La tristezza vale più di una risata! "La tristezza vale più del riso; poiché quando il viso è afflitto, il cuore diventa migliore". Nei versetti precedenti l'Ecclesiaste aveva parlato di morte: la morte è meglio del giorno della nascita, e ancora: è meglio andare in una casa in lutto che andare in una casa in festa perché là è la fine di ogni uomo, e colui che vive vi porrà mente (vv.2-3). Poi l'Ecclesiaste parla che la tristezza ha più valore di una risata. La morte di una persona che conosciamo reca tristezza, ma la tristezza ha più valore del riso. Sembra che l'Ecclesiaste sia proprio negativo, pessimista, per la società di oggi che ricerca e incoraggia l'edonismo, il piacere egoistico. La stragrande maggioranza delle persone va più volentieri alle feste che ai funerali. Ma paradossalmente la tristezza porta benefici. Il cuore diventa migliore quando consideriamo la morte, quando ci rendiamo conto che ci attende la stessa fine di col...

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento.

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento. “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita”. Gli psicologi si chiedono se il comportamento umano è determinato da processi interni alla persona, o da eventi esterni? Come dire siamo attivi, cioè siamo responsabili delle nostre azioni, o passivi nel senso che subiamo gli eventi del mondo? Vale a dire che la colpa è degli altri. Quello che vediamo nella Bibbia è che noi siamo responsabili delle nostre azioni.  Il cuore è importante perché nessuno può essere in buona salute se il suo cuore è in cattive condizioni. Il cuore è un organo vitale. Lo stesso vale spiritualmente, pertanto va custodito.  “Custodire” indica sorvegliare, proteggere, è una parola usata per indicare le torri di guardia, le sentinelle (2 Re 17:9; 18:8). Il cuore è la sede delle energie collettive dell’uomo, il centro della vita personale. Il cuore è la sede intellettuale, (Deut...

Filippesi 4:6: Le preghiere devono essere accompagnate dai ringraziamenti.

Filippesi 4:6: Le preghiere devono essere accompagnate dai ringraziamenti. “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti”. Tutte le preghiere a Dio devono essere accompagnate da ringraziamenti.  “Ringraziamenti” si riferisce alla gratitudine, a un animo grato, è un rendimento di grazie sincero verso Dio.  Perché dovremmo ringraziare sempre Dio quando preghiamo?  In primo luogo perché possiamo pregare Dio. Paolo si riferisce al fatto che possiamo andare alla presenza del Dio Creatore, che abbiamo libero accesso a Dio grazie a Gesù (Efesini 2:18; Ebrei 10:19; Giovanni 14:6). E non solo! Dio ascolta la preghiera dei Suoi figli! (Matteo 7:7-11; Salmo 6:9; 40:1). Dio non è indifferente ai nostri bisogni, alle nostre circostanze!!  In secondo luogo per le benedizioni passate. I credenti non devono dimenticare i benefici già ricevuti! Ogni atto di preghiera fat...

Un tesoro in cielo (Matteo 6:21).

Un tesoro in cielo (Matteo 6:21). “Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”. Questo versetto è raramente considerato, o messo nella categoria delle parabole. Ma può essere considerato una parabola perché come le parabole  Ã¨ un modo di dire conciso e istruttivo, che coinvolge una somiglianza, o un confronto con la forza percettiva, o ammonitrice " ( Thayer ). Gli esseri umani hanno un istinto ad accumulare cose che ritengono abbia un valore duraturo, sono naturalmente orientati, fortemente inclini a ricercare e a godere i beni materiali.  John Stott disse: " Le ambizioni mondane hanno un forte fascino per noi. L'incantesimo del materialismo è molto difficile da rompere ". Il materialismo è un idolo, ci sono diversi motivi per cui la gente accumula ricchezze sulla terra. • Sicurezza. Alcuni pensano che la ricchezza ci dia una sicurezza nella vita. • Valore personale, autostima. Beni materiali e ricchezze spesso indicano che le person...

Matteo 6:21: Un tesoro in cielo.

Matteo 6:21: Un tesoro in cielo. “Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”. Questo versetto è raramente considerato, o messo nella categoria delle parabole. Ma può essere considerato una parabola perché come le parabole  Ã¨ un modo di dire conciso e istruttivo, che coinvolge una somiglianza, o un confronto con la forza percettiva, o ammonitrice ( Thayer ). Gli esseri umani hanno un istinto ad accumulare cose che ritengono abbia un valore duraturo, sono naturalmente orientati, fortemente inclini a ricercare e a godere i beni materiali.  John Stott disse: " Le ambizioni mondane hanno un forte fascino per noi. L'incantesimo del materialismo è molto difficile da rompere ". Il materialismo è un idolo, ci sono diversi motivi per cui la gente accumula ricchezze sulla terra. • Sicurezza. Alcuni pensano che la ricchezza ci dia una sicurezza nella vita. • Valore personale, autostima. Beni materiali e ricchezze spesso indicano che le persone hanno ...