Post

Matt.7:3-5: La pagliuzza e la trave.

 Matt.7:3-5: La pagliuzza e la trave. “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?  O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo?  Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello”. Verso la fine del 1800 l’astronomo più illustre del mondo, Sir Percival Lowell, era certo c'erano che vi erano canali su Marte. Con il suo telescopio gigante in Arizona, osservava Marte, e vedeva dei canali. Egli era convinto che questi fossero la prova di vita intelligente sul pianeta rosso, forse una razza più antica, ma più saggia di umanità. Le sue osservazioni avevano guadagnato ampia accettazione e nessuno osava contraddirlo. Da quel momento le sonde spaziali hanno orbitato Marte e sono sbarcate sulla sua superficie. L'intero pianeta è stato ...

La pagliuzza e la trave (Matteo 7:3-5).

Immagine
La pagliuzza e la trave (Matteo 7:3-5). “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?  O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo?  Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello”. Verso la fine del 1800 l’astronomo più illustre del mondo, Sir Percival Lowell, era certo c'erano che vi erano canali su Marte. Con il suo telescopio gigante in Arizona, osservava Marte, e vedeva dei canali. Egli era convinto che questi fossero la prova di vita intelligente sul pianeta rosso, forse una razza più antica, ma più saggia di umanità. Le sue osservazioni avevano guadagnato ampia accettazione e nessuno osava contraddirlo. Da quel momento le sonde spaziali hanno orbitato Marte e sono sbarcate sulla sua superficie. L'intero pianeta è stat...

Matt. 7:1-2: Non giudicate!

Matt. 7:1-2: Non giudicate! In un suo libro un certo Richard DeHaan elenca alcune delle critiche che ricevono i pastori.  In un modo ironico scrive se il pastore è giovane, dicono gli manca l'esperienza. Se ha i capelli grigi, lui è troppo vecchio per i giovani. Se ha cinque o sei figli, lui è irresponsabile; se non ha figli, è un cattivo esempio. Se utilizza un sacco d’illustrazioni, trascura la Bibbia; se egli non ne usa abbastanza, non è rilevante. Se egli condanna azioni sbagliate, lui è irritabile; se non lo fa, si sta compromettendo. Se lui guida una vecchia auto, si vergogna la sua congregazione; se ne guida una nuova, lui ama le cose della terra.  La critica è parte integrante della vita pubblica di un pastore, ma anche di qualsiasi altra persona, anche per la tua. Qualsiasi cosa fai, sei criticato! Non puoi fare nulla senza essere criticato da qualcuno: sia per il metodo come studi, sia per come guidi, per come cammini, per come lavori, per come educhi i fi...

Giuda 5-7: Tre esempi di giudizio di Dio.

Giuda 5-7: Tre esempi di giudizio di Dio “Ora voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero.  Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno”.  “Ora voglio ricordare” è un’ espressione tipica epistolare, segnala il passaggio a una sezione di spiegazione. “Ora” (de) indica un contrasto, in riferimento ai falsi insegnanti eretici e libertini (v.4).  Giuda aggiunge qualcosa di più su questi uomini:saranno sicuramente giudicati! Questo è quello che Giuda desidera riportare alla mente della chiesa dopo averci ragionato, ...

Giacomo 1:2: Come affrontare le prove: con gioia!

Giacomo 1:2: Come affrontare le prove: con gioia! “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”. Avete capito bene! Con gioia! Quando arriva un evento increscioso, doloroso, inaspettato dovremmo essere contenti! Giacomo sta parlando di avere la stessa gioia (charan) che c’è in cielo per la salvezza di un peccatore (Luca 15:7); o quando Zaccheo accolse Gesù in casa (Luca 19:6); o le donne quando seppero della resurrezione di Gesù (Matteo 28:8); quando Filippo fece molte liberazioni dai demoni in Samaria, la città era gioiosa (Atti 8:6-8), l’eunuco convertito (Atti 8:39). Certo la fede non è masochista, non desideriamo subire pressioni, soffrire, ma quando, questo accade, non dovrebbe turbarci, le prove dovrebbero essere occasione di gioia genuina. La gioia non è per la prova in sé, ma in quello che produce la prova: la salute e la crescita spirituale (vv.3-4 ).  Considerate una grande gioia deve essere: (1) Un atteggiamento impe...

Giacomo:1:2: La natura delle prove nella vita del cristiano.

Giacomo:1:2: La natura delle prove nella vita del cristiano. “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”. La parola “prova” (peirasmois) indica sottoporre a un test per vedere la qualità, o il valore di qualcuno o qualcosa.  La parola nel Nuovo Testamento è usata sia in senso negativo come istigazione al peccato e sia in senso positivo come prova dimostrativa della fede. In questo contesto si riferisce in senso positivo, Dio ci prova per mettere in luce la genuinità della fede, e quindi dell’obbedienza, delle risorse morali  (Deuteronomio 8:2; 13:1-4; Giudici 2:21-23; 3:1,4). La prova è un esame serve a vedere di che pasta è fatta la nostra fede, attraverso la prova Dio mette a nudo la natura della nostra fede. Dio ci prova anche per rafforzare la fede e insegnarci cose importanti riguardo il rapporto con Lui (Deuteronomio 8:3). La persona provata da Dio è purificata, corretta, disciplinata, esce dalla tribolazione raffor...

Ebrei 1:3: Gesù sostiene tutte le cose.

Ebrei 1:3: Gesù sostiene tutte le cose. "Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi". Questo versetto si riferisce a Gesù, il Figlio di Dio, si riferisce al governo provvidenziale di Gesù del mondo. La parola “sostiene” è dinamica, non è statica e passiva, non indica solo supporto, ma include anche il concetto di movimento, progresso, verso un fine, uno scopo.  Questo lo vediamo, sia dal verbo nel greco (sostiene- pherōn- presente attivo participio) che indica continua e ripetuta azione e anche dal significato della parola. La parola greca, infatti, “sostenere” (phérō) è usata comunemente nel Nuovo Testamento per portare qualche cosa da un luogo a un altro, come quando è stato portato un uomo paralizzato su un letto a Gesù (Luca 5:18), o quando Gesù, dopo aver fatto il miracolo ...

Come il Signore (Matteo 10:24-25; Luca 6:40; Giovanni 13:16; 15:20).

Come il Signore (Matteo 10:24-25; Luca 6:40; Giovanni 13:16; 15:20). Le persone di questo mondo hanno i propri guru, maestri a cui guardano, il cristiano guarda solo Gesù Cristo: il Maestro e il Signore! “Il servo non è più grande del suo signore”, il principio di questa parabola nelle sue varie forme, è ripetuta più volte nella Bibbia. Per quale motivo? Cosa significa? Come possiamo applicarle alla nostra vita oggi? Di questa parabola vediamo le versioni, i contesti dove è stata detta, e infine gli insegnamenti.

Alcune teorie diverse dal monoteismo Biblico.

Alcune teorie diverse dal monoteismo Biblico. Nella Bibbia l’esistenza di un unico Dio è presupposta, è affermata senza che sia data una prova, o ragionamento per stabilirlo. Credere nell'esistenza di un unico Dio è, quindi, la cosa più normale e naturale da fare. In questo studio vediamo brevemente alcune teorie diverse dal monoteismo Biblico. La prima teoria è:

LA CONOSCIBILITÀ DI DIO (Studio).

LA CONOSCIBILITÀ DI DIO (Studio). Nonostante molti dicono che Dio non esista - la Bibbia questi li chiama: “stolti”  (Salmo 14:1) - ci sono delle prove evidenti della Sua esistenza come per esempio la creazione, la Bibbia, Gesù Cristo, la coscienza dell’uomo. Se Dio esiste ne vale la pena conoscerlo. L'umanità ha bisogno di conoscere Dio più di qualsiasi altra cosa. C.H. Spurgeon disse: “La conoscenza di Dio è la grande speranza dei peccatori”. In questo studio parlerò della possibilità di conoscere Dio, la parzialità nel conoscere Dio, il prerequisito per conoscere Dio.