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Introduzione agli attributi di Dio.

La natura di Dio (3) Introduzione agli attributi di Dio. La Bibbia ci parla della grandezza di Dio e c’invita a lodarlo (Salmo 150:2). Dio ha fatto molte opere potenti, ma anche se non le avesse fatte, sarebbe sempre degno di lode per la grandezza della sua persona. La grandezza di Dio è descritta in molti modi, come i Suoi attributi. Lo studio degli attributi di Dio è importante non solo perché ci fanno conoscere chi è Dio, ma anche per quello che ci si può aspettare da Lui e cosa Lui si aspetta da noi! Conoscere gli attributi di Dio è importante perché questo determina la nostra fede, la nostra preghiera e il nostro comportamento. Avere una visione distorta di Dio ci rende ”malati” spiritualmente parlando. Quindi, lo scopo degli attributi divini non è quello di mostrare se Dio esiste, ma chi è Dio, il suo carattere distintivo, in modo che la fede possa avere una base solida e una speranza certa.  Iniziamo con il:

Salmo 99. Un invito all’adorazione.

Salmo 99. Un invito all’adorazione.  Questo salmo fa parte di una serie di salmi (93-100), che celebrano la sovranità del Signore.   Questo salmo invita all’adorazione a Dio, il Re. Noi dobbiamo dire che i motivi e il modo di adorare Dio si trovano in Dio stesso! Non li possiamo cercare altrove! La nostra adorazione dipende dalla conoscenza che abbiamo di Dio; l‘adorazione non è altro che la nostra reazione di fronte l’eccellenza di Dio! Quindi è importante avere la giusta conoscenza di chi è Dio e stare attenti al pericolo di crearci un Dio secondo i nostri pensieri, un Dio umano! In una delle sue lettere a Erasmo, Lutero scrisse: “ I tuoi pensieri di Dio sono troppo umani”. C’è questo pericolo: crearsi un Dio umano!  Se abbiamo una visione soggettiva, umana di Dio, lo sarà anche la nostra adorazione! Noi troviamo tre motivi per adorare Dio.

1 Corinzi 10:31-11:1. I parametri del cristiano

1 Corinzi 10:31-11:1. I parametri del cristiano Paolo in questi versetti conclude l’argomento dei capitoli 8-10, la discussione sul mangiare la carne sacrificata gli idoli e da un’indicazione generale su quali devono essere i parametri del nostro comportamento. Ci sono molte cose chiare nella Bibbia su come dobbiamo comportarci, quando la Parola di Dio ci dice che qualcosa è sbagliato è sbagliato, quando ci dice che è giusta è giusta. Ma a volte ci sono questioni su cui Dio non ha parlato, altre volte non sappiamo come comportarci in una circostanza, o non sappiamo prendere una decisione, quali sono allora i parametri da seguire, i criteri di misurazione? Paolo conclude il discorso dicendo che i parametri del nostro comportamento sono: glorificare Dio e cercare il bene degli altri. Questi due parametri sono la rotaia su cui deve scorrere il nostro comportamento.

Matt. 7:15: Guardatevi dai falsi profeti.

Matt. 7:15: Guardatevi dai falsi profeti. Questo versetto sembra sia collegato con i versetti precedenti, i falsi profeti offrono una via alternativa più facile a quella angusta. Secondo R.T.France: “ Il collegamento con i vv.13-14 può essere il seguente: come era avvenuto con i falsi profeti del Vecchio Testamento (Geremia 6:13-14; Ezechiele 13:1-16), essi avrebbero offerto un’alternativa più facile alla via angusta riservata al discepolato cristiano”.   Dopo aver parlato delle due porte, la porta stretta e la porta larga, e quindi delle due vie, Gesù ora parla dei predicatori che aiuteranno, oppure ostacoleranno coloro che camminano sulla via angusta. Coloro che vogliono trovare il modo giusto che conduce alla vita devono avere guide affidabili che li aiutano a non indurli in errore. I falsi profeti, non solo non entrano nella porta stretta che conduce alla vita eterna, ma impediscono anche agli altri di entrarvi con il loro falso insegnamento. Noi dunque vediamo nel...

Lupi travestiti di pecore (Matteo 7:15).

Lupi travestiti di pecore (Matteo 7:15). Questo versetto sembra sia collegato con i versetti precedenti, i falsi profeti offrono una via alternativa più facile a quella angusta. Secondo R.T.France: “ Il collegamento con i vv.13-14 può essere il seguente: come era avvenuto con i falsi profeti del Vecchio Testamento (Geremia 6:13-14; Ezechiele 13:1-16), essi avrebbero offerto un’alternativa più facile alla via angusta riservata al discepolato cristiano”.   Dopo aver parlato delle due porte, la porta stretta e la porta larga, e quindi delle due vie, Gesù ora parla dei predicatori che aiuteranno, oppure ostacoleranno coloro che camminano sulla via angusta. Coloro che vogliono trovare il modo giusto che conduce alla vita devono avere guide affidabili che li aiutano a non indurli in errore. I falsi profeti, non solo non entrano nella porta stretta che conduce alla vita eterna, ma impediscono anche agli altri di entrarvi con il loro falso insegnamento. Noi dunque vediamo ne...

La genealogia di Gesù da parte di Matteo (Matteo 1:1-17).

La genealogia di Gesù da parte di Matteo (Matteo 1:1-17). Molti anni fa in un incontro per adolescenti l’insegnante chiese, ai numerosi partecipanti (duecento o trecento partecipanti) quanti di loro avevano letto tutta la Bibbia in un anno. Nessuna mano si alzò. L’insegnante chiese altre tre volte e infine un adolescente alzò la mano ed esitante disse: "Bene, l'ho letta, ma ho letto solo le parti che erano interessanti. Non ho letto le genealogie".  La maggior parte di noi quando leggiamo la Bibbia, quando arriviamo alle genealogie, o li saltiamo, o li leggiamo in modo superficiale, li reputiamo noiose. Il vangelo secondo Matteo si apre con l'albero genealogico di Gesù, questo potrebbe sembrare strano a un lettore moderno e potrebbe essere scoraggiante alla lettura presentare fin dall'inizio una lunga lista di nomi!  Per un Giudeo questa era la cosa più naturale e interessante, era il modo più importante per iniziare. Le genealogie avevano una certa importanza, no...

Gal.2:20 La nuova vita in Cristo.

Gal.2:20 La nuova vita in Cristo. Il primo secolo è stato caratterizzato dalla nascita e dall’espansione della chiesa. Il Signore usò Paolo per fondare nuove chiese, dopo che le formava, le visitava e dove non poteva andare scriveva delle lettere per esortare, incoraggiare e riprendere. Una di queste lettere è quella ai Galati. Perché Paolo scrisse questa lettera? La scrisse perché i credenti erano con un piede dentro l’eresia e l’altro lo stava seguendo, Paolo scrisse questa lettera per riportare i Galati al vero Vangelo. L’eresia era: per salvarsi bisogna osservare la legge mosaica.  Paolo dice che la salvezza è per la sola grazia di Dio, per sola fede in Gesù. I divulgatori di questa eresia erano Giudei, non riuscivano a capire che Gesù Cristo ha già fatto tutto il necessario per la nostra salvezza e noi uniti a Lui per fede siamo salvati per grazia senza le opere della legge. Jerry Bridges scrive: “ Nella nostra società si è schiacciati dall’obbligo di esse...

Cani e porci (Matteo 7:6).

Cani e porci (Matteo 7:6). Qual è il motivo di questa parabola? In precedenza nei vv.1-5, Gesù esorta i credenti a non giudicare gli altri, a non essere ipocriti guardando la pagliuzza dell’occhio degli altri mentre non ci si accorge della trave che è nel proprio occhio. Gesù esorta a togliere prima la trave dal proprio occhio per essere in grado poi di togliere la pagliuzza dall’occhio degli altri. Ora Gesù esorta a non dare ciò che è santo ai cani e le perle ai porci. Alcuni studiosi pensano che tra questa parabola e il discorso precedente non ci sia nessun collegamento, si tratta di un nuovo tema. Mentre altri pensano ci sia un collegamento di equilibrio: è vero che non dobbiamo giudicare nessuno, ma è anche vero che non dobbiamo essere permissivi nelle questioni sacre; il pensiero critico, nel senso di correzione deve comunque essere esercitato, per esempio riguardo i peccati, le eresie, ma va fatto con discernimento. Gesù con questa parabola dice i motivi. Non dobbi...

Matt.7:6: Discernimento spirituale.

Matt.7:6: Discernimento spirituale. Qual è il motivo di questa parabola? In precedenza nei vv.1-5, Gesù esorta i credenti a non giudicare gli altri, a non essere ipocriti guardando la pagliuzza dell’occhio degli altri mentre non ci si accorge della trave che è nel proprio occhio. Gesù esorta a togliere prima la trave dal proprio occhio per essere in grado poi di togliere la pagliuzza dall’occhio degli altri. Ora Gesù esorta a non dare ciò che è santo ai cani e le perle ai porci. Alcuni studiosi pensano che tra questa parabola e il discorso precedente non ci sia nessun collegamento, si tratta di un nuovo tema. Mentre altri pensano ci sia un collegamento di equilibrio: è vero che non dobbiamo giudicare nessuno, ma è anche vero che non dobbiamo essere permissivi nelle questioni sacre; il pensiero critico, nel senso di correzione deve comunque essere esercitato, per esempio riguardo i peccati, le eresie, ma va fatto con discernimento. Gesù con questa parabola dice i motivi. ...

La natura della Parola incarnata (Giovanni 1:14-18).

La natura della Parola incarnata (Giovanni 1:14-18). Una notte d'inverno rigido un agricoltore sentì un suono martellante contro la porta della cucina. Andò alla finestra a guardare e vide dei passeri infreddoliti che cercavano di entrare in casa perché attratti dal calore interno. L'agricoltore si è coperto uscì e cercò di togliere la neve fresca per aprire la stalla per fare entrare quegli uccelli in difficoltà. Accese le luci, gettò un po’ di fieno in un angolo, e disseminò una scia di cracker sbriciolati verso il fienile per farli entrare, ma i passeri nascosti nel buio avevano paura di lui.  Ha tentato varie tattiche: spingerli da dietro verso la stalla, gettando le briciole in aria verso di loro, ritirandosi a casa sua per vedere se andavano nella stalla da soli. Niente ha funzionato, gli uccelli erano terrorizzati e non riuscivano a capire che l’agricoltore stava cercando di aiutarli.  Si ritirò a casa sua a guardare i passeri attraverso una finestra e mentre g...