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Aggeo 1:5-6: Avere non significa godere!

Aggeo 1:5-6: Avere non significa godere! “Ora così parla il SIGNORE degli eserciti: ‘Riflettete bene sulla vostra condotta!  Avete seminato molto e avete raccolto poco; voi mangiate, ma senza saziarvi; bevete, ma senza soddisfare la vostra sete; vi vestite, ma non c'è chi si riscaldi; chi guadagna un salario mette il suo salario in una borsa bucata’”. Nel 538 a.C. con l’editto di Ciro, i primi ebrei ritornano in Giudea dall’esilio in Babilonia. Tre distinti gruppi di esuli tornarono a Gerusalemme per ricostruire la città. Il primo gruppo fu guidato sotto la guida politica di Zorobabele e la leadership religiosa del sacerdote Giosuè (Esdra 1-6). Intorno al 538 a.C. i rimpatriati cercarono di ricostruire il tempio distrutto (Esdra 3:1-4:5), ma dovettero ben presto confrontarsi con l’opposizione dei nemici locali, lo scoraggiamento e la mancanza di risorse (Esdra 4:1-24). È stato solo dopo i ministeri dei profeti Aggeo e Zaccaria che la costruzione del secondo tempio fu finalme...

Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il suo popolo.

Sofonia 3:17: Il Signore gioirà per il suo popolo. “Il Signore, il tuo Dio è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore; esulterà, per causa tua con grida di gioia”. Nel contesto di questo capitolo vediamo che prima Sofonia profetizza il castigo di Gerusalemme per i propri peccati: i suoi capi,  giudici, profeti e sacerdoti erano corrotti e non si fidavano del Signore, o ascoltavano la sua Parola. Sofonia profetizza che il Signore avrebbe portato vera giustizia per tutti i popoli nel giorno della sua ira (vv.1-8). Dopo profetizza le benedizioni future (vv.9-20). Il Signore benedirà sia Gerusalemme e le nazioni. Il popolo di Dio è chiamato a gioire. Tre sono i motivi per gioire: Il primo motivo è perché il Signore ha tolto la punizione sul suo popolo (v.15), il secondo motivo è perché ha scacciato i nemici del suo popolo (v.15), il terzo motivo è perché il Signore è in mezzo al Suo popolo (vv.15-17)....

Abacuc 2:2-3: Siamo chiamati ad aspettare i tempi di Dio.

Abacuc 2:2-3: Siamo chiamati ad aspettare i tempi di Dio. “Il SIGNORE mi rispose e disse: ‘Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità; perché è una visione per un tempo già fissato; essa si affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala; poiché certamente verrà; e non tarderà’”. Abacuc è perplesso riguardo al fatto che in Giudea, la giustizia era scomparsa. Il profeta invoca l’intervento di Dio e chiede perché la cattiveria è impunita (Abacuc 1:1-4). Dio risponde che avrebbe inviato i Caldei per punire Giuda (Abacuc 1:5-11). Ma Abacuc reagisce ancora con perplessità: perché Dio si sarebbe servito di un popolo malvagio, i Caldei, per giudicare un popolo più giusto, i Giudei? (Abacuc 1:12-2:1). Dio risponde che avrebbe giudicato anche i Caldei (Abacuc 2:2-20). Il successo dei malvagi non può offuscare la gloria di Dio! Dio rassicura Abacuc: l’adempimento del giudizio dei Caldei ha un tempo stabilito, quindi la rivelazione di Di...

Il frutto dello Spirito Santo. Introduzione (Galati 5:22).

Il frutto dello Spirito Santo. Introduzione (Galati 5:22). Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato.  Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

Gal.5:22:Il frutto dello Spirito Santo.

Gal.5:22:Il frutto dello Spirito Santo. Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato. Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

Introduzione al frutto dello Spirito Santo (Galati 5:22).

Introduzione al frutto dello Spirito Santo (Galati 5:22). Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato.  Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

3 Giovanni 11: Non imitare il male, ma il bene!

3 Giovanni 11: Non imitare il male, ma il bene! “Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha visto Dio”. L’apostolo Giovanni esorta Gaio, il destinatario della sua lettera a non imitare il male, ma il bene. Nessuno dei figli di Dio dovrebbe imitare il male! “Imitare” (mimou –presente imperativo) è seguire un modello, comportarsi allo stesso  modo (in senso positivo 2 Tessalonicesi 3:7,9; Ebrei 13:7), in questo caso è  usare come modello il male.  Il “male” (kakon) è essere socialmente, o moralmente riprovevoli; nel contesto vediamo che un certo Diotrefe aspirava ad avere il primato nella chiesa e non era ospitale verso i fratelli missionari di passaggio, anzi sparlava di loro con parole maligne, e non soltanto faceva questo, ma quelli della chiesa che volevano ospitarli, gli impediva di farlo e li cacciava fuori dalla chiesa (vv.9-10).  Il “bene” (agathon) indica qualcosa che è di elevata qualità quindi che po...

2 Giovanni 5: Non è un comandamento nuovo!

2 Giovanni 5: Non è un comandamento nuovo! “Amiamoci gli uni gli altri”. I cristiani devono amarsi. Questa è la base della vita cristiana che tutti i credenti, costantemente, devono ricordare e a cui deve essere sempre ricordato. Giovanni include se stesso con i suoi lettori, egli non è esente dall’amare gli altri.  L’amore è un comandamento (Matteo 22:37-39). Precedentemente Giovanni aveva scritto che “amiamoci gli uni gli altri” non è un nuovo comandamento, ma quello che hanno avuto fin dal principio (vv.4-5). L’amore, dunque, è un qualcosa che deve essere ricercato e praticato. “Fin dal principio”, si riferisce all'inizio della loro esperienza cristiana, dal momento che ognuno di loro è venuto alla fede e ha cominciato a ricevere l'istruzione nella fede; quindi è qualcosa che devono continuare a praticare. L’amore è importante. L’amore è centrale non solo per Giovanni, ma anche per Gesù. Dopo aver citato per tre volte nel Vangelo (Giovanni 13:34; 15:12, 17), Giova...

La provvidenza di Dio: la cooperazione.

La provvidenza di Dio: la cooperazione. Noi vediamo nella Scrittura che Dio dirige, dispone e governa tutte le creature e tutte le cose, in modo saggio e santo secondo i suoi piani immutabili decretati dall’eternità per la Sua gloria (Ebrei 1:3; Daniele 4:34; Salmo 135:6; Atti 17:25,26,28; Matteo 10:29-31; Proverbi 15:3; Salmo 104:24; 145:17; Atti 15:18; Salmo 94:8-11; Efesini 1:11; Salmo 33:10,11; Isaia 43:14; Efesini 3:10; Romani 9:17; Genesi 45:7; Salmo 145:7). Ci sono dei passaggi nella Bibbia che parlano che i piani di Dio sono stati preparati prima della creazione del mondo come per esempio il sacrificio di Gesù Cristo e l’elezione dei cristiani (Matteo 25:34; Atti 2:23; 4:28; 1 Corinzi 2:7; 1 Pietro 1:20; Efesini 1:4; Efesini 3:11; 2 Tessalonicesi 2:13; 2 Timoteo 1:9; Apocalisse 13:8; cfr. Salmo 139:16; Isaia 22:11; 37:26).  Il modo come Dio esercita la provvidenza nel mondo nella vita delle Sue creature è chiamato concorso, o cooperazione. Questa dottrina descrive il rappor...

Giuda 1: Custoditi da Gesù Cristo.

Giuda 1: Custoditi da Gesù Cristo. “Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo”. I cristiani sono al sicuro. “Custoditi” (tetÄ“rÄ“menois-perfetto passivo participio) ha lo stesso tempo (perfetto) di amati, quindi indica uno stato continuo, il risultato presente di un'azione passata. La custodia di Dio è continua, non c’è un momento che Dio non ci ami e non si prenda cura di noi, la sua custodia è costante, Dio non sonnecchia e non dorme (Salmo 121:4). “Custoditi” esprime la protezione, la preservazione dei credenti, implica attenzione e cura vigile. È scritto anche in altre parti del Nuovo Testamento che Gesù, o Dio custodiscono i credenti (Giovanni 10:27-28; 2 Timoteo 1:12; 1 Pietro 1:5; 1 Giovanni 5:18).