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La testimonianza di Giovanni Battista (Giovanni 1:19-28).

La testimonianza di Giovanni Battista (Giovanni 1:19-28). “Di tutti i vestiti, nessuno è così grazioso, nessuno s’indossa così bene, e nessuno è così raro, come l'umiltà”. J.C. Ryle. Molte persone amano vantarsi per ciò che sono, o per ciò che hanno realizzato; Giovanni Battista come araldo del Signore, aveva di che vantarsi, ma non lo ha fatto. Perché è difficile essere umili? Quali sono le caratteristiche di una persona umile?

La Parola diventata carne (Giovanni 1:1-18)

La Parola diventata carne (Giovanni 1:1-18) “La Parola, come seconda persona della Trinità, era in intima comunione con Dio Padre da ogni eternità. Tuttavia, nonostante godesse dello splendore del cielo e della comunione eterna con il Padre (Isaia 6:1-13; cfr. Giovanni 12:41; 17:5), la Parola rinunciò volontariamente alla propria posizione celeste prendendo forma di un uomo e divenendo ubbidiente fino alla morte sulla croce (Filippesi 2:6-8)”. John MacArthur.  Perché è importante la parola? Secondo te è facile, o difficile avere fede? Perché? Hai degli esempi a cui t’ispiri? Chi sono? Perché?

Introduzione al Vangelo di Giovanni

Introduzione al Vangelo di Giovanni Autore (1) L'autore del Vangelo era un ebreo. Questo è attestato nel suo uso dell'Antico Testamento (12:40; 13:18; 19:37), e nella sua conoscenza con le feste ebree (2:13, 23; 7:37; 10:22) così come le usanze ebree (2:1-10; 3:25; 4:9; 11:55; 11:38, 44; 19:40; 19:31). Mostra una conoscenza geografica del paese (1:44; 2:1; 4:5, 6 21; 9:7; 11:18; 18:1), insieme a dettagli essenziali che hanno caratterizzato Palestina (5:2; 9:7; 10:22; 18:1; 19:17). (2) L'autore era un testimone oculare delle cose che lui ha scritto (1:14; 4:6; 12:3,5, 18-19). La convinzione che l'autore del quarto Vangelo sia Giovanni figlio di Zebedeo, uno dei dodici apostoli, risale ai Padri della chiesa ed è un punto di vista che oggi molti confermano.  

Giuda 11: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (2).

Giuda 11: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (2). “Guai a loro!” (ouai autois) è un'esclamazione di dolore, terrore, lamento di fronte alla disgrazia o alla miseria (1 Samuele 4:7; 1 Re 13:30; Salmo 120:5; Proverbi 23:29; Ecclesiaste 4:10; Geremia 22:18; Matteo 24:19).  Nell’Antico Testamento si tratta di una dichiarazione profetica di giudizio su coloro che hanno abbandonato Dio, un tipo specifico di profezia centrata sul dolore imminente che cadrà sui peccatori risoluti (Isaia 3:9,11; 5:1–30; 45: 9-10; Geremia 4:13, 31; 10:19; 13:27; 22:13–17; 23:1–4; Osea 7:13; Amos 6:1–8; Abacuc 2:6–20).  Si tratta di una denuncia profetica e di una dichiarazione di sventura, di un’esclamazione introduttiva di minaccia profetica, un annuncio di giudizio. Quindi “guai" sono oracoli profetici sul popolo ebraico che si è ribellato contro Dio, che ha vissuto una vita peccaminosa, e pertanto merita il giudizio divino. Anche Gesù nei Vangeli usa la parola “guai” per rimprov...

Giuda 8-10: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (1).

Giuda 8-10: Le caratteristiche dei falsi insegnanti (1). Per dieci lunghi e stancanti anni, i greci assediarono la città di Troia, ma senza risultato, la città sembrava inespugnabile. Poi pensarono di costruirsi un cavallo di legno per nascondere i soldati all'interno, lo lasciarono fuori della porta della città e fecero finta di salpare. I troiani vedendo le barche dei greci allontanarsi pensarono che la minaccia era cessata ed entrarono dentro le mura il cavallo senza sapere che all’interno ci fossero i soldati nemici. La curiosità era troppo forte. Quella notte, i soldati che erano al suo interno uscirono fuori e aprirono le porte della città. Nel frattempo, col favore delle tenebre, la flotta delle navi greche ritornarono ed entrarono in città. Quello che un intero esercito di prodi non poteva fare dall'esterno in dieci anni, alcuni soldati lo hanno fatto dall'interno in una notte! Allo stesso modo, la chiesa è danneggiata oggi dall'interno con le varie eresi...

Matteo 2:9-12: Il culto dei magi a Gesù.

Matteo 2:9-12: Il culto dei magi a Gesù. Un uomo che aveva viaggiato in Europa, riguardo molte vecchie cattedrali di Francia, diceva che sono belle dentro, ma spesso sono sgradevoli all’esterno a causa delle sculture che raffigurano animali con caratteristiche orribili. Indagando su questo strano costume, gli è stato detto che i costruttori del medioevo volevano con queste sculture rappresentare gli appetiti carnali e i pregiudizi dell'uomo! Sono stati messi lì per ricordare a tutti coloro che venivano ad adorare, che dovevano lasciare amarezza e ira fuori del santuario se speravano di ricevere le benedizioni di Dio. Noi in Matteo 2:1-12 vediamo la visita dei magi a Gesù per adorarlo e la loro gioia e umiltà nel farlo. Nelle predicazioni precedenti abbiamo visto l’arrivo dei magi a Gerusalemme, poi nella seconda parte abbiamo visto la reazione di Erode, in questa terza parte vediamo il culto dei magi a Gesù. In questa predicazione, dai vv.9-12 vediamo tre punti principa...

La visita dei magi a Gesù (Matteo 2:9-12). (3).

La visita dei magi a Gesù (Matteo 2:9-12). (3) Il culto dei magi a Gesù. Un uomo che aveva viaggiato in Europa, riguardo molte vecchie cattedrali di Francia, diceva che sono belle dentro, ma spesso sono sgradevoli all’esterno a causa delle sculture che raffigurano animali con caratteristiche orribili. Indagando su questo strano costume, gli è stato detto che i costruttori del medioevo volevano con queste sculture rappresentare gli appetiti carnali e i pregiudizi dell'uomo! Sono stati messi lì per ricordare a tutti coloro che venivano ad adorare, che dovevano lasciare amarezza e ira fuori del santuario se speravano di ricevere le benedizioni di Dio. Noi in Matteo 2:1-12 vediamo la visita dei magi a Gesù per adorarlo e la loro gioia e umiltà nel farlo. Nelle predicazioni precedenti abbiamo visto l’arrivo dei magi a Gerusalemme, poi nella seconda parte abbiamo visto la reazione di Erode, in questa terza parte vediamo il culto dei magi a Gesù. In questa predicazione, dai vv....

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi.

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode.

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

Matteo 2:1-2: La visita dei magi a Gesù. L’arrivo dei magi.

Matteo 2:1-2: La visita dei magi a Gesù. L’arrivo dei magi. Solo Matteo registra la visita dei magi. Ci sono interpretazioni diverse sulla cronologia degli eventi. Alcuni pensano che la visita sia avvenuta dopo la presentazione di Gesù nel tempio (Luca 2:1-7), prima di andare a Nazaret (Luca 2:39), quindi non è avvenuta, secondo un’altra interpretazione, subito dopo la nascita di Gesù quando era posto nella mangiatoia (phatnÄ“), infatti Matteo al v.11 parla che Gesù si trovava in una casa (oikian). Altri dicono che sia avvenuta dopo la presentazione di Gesù nel tempio, dopo il ritorno a Nazaret (Luca 2:39) e poi quindi il ritorno a Betlemme (Matteo 2:1-12) dove presero una casa (Matteo 2:11), e dopo fuggirono in Egitto, poi ritornando in Israele andarono ad abitare definitivamente in Galilea a Nazaret. Comunque ciò che è importante sottolineare è: nei vv.1-12 Gesù è mostrato come il Messia di tutte le nazioni contrapposto al re Erode. 0ggi meditiamo sui primi due versetti. ...