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1 Corinzi 13:5-6: Ciò che l’amore non fa’ (Terza parte).

1 Corinzi 13:5-6: Ciò che l’amore non fa’ (Terza parte). “Non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia”. L’apostolo Paolo parlando della natura dell’amore dice ciò che l’amore non fa’. L’amore non s’inasprisce. Chi ama non è facilmente provocato all'ira (inasprisce-paroxunetai), non cede all’ira a quelli intorno a lui, o lei, e nemmeno provoca rabbia negli altri con la sua irritabilità. L'amore non si arrabbia quando ci dicono, o fanno qualcosa che ci dispiace (cfr 1 Pietro 2:21-24).  Chi ama non è permaloso, non è suscettibile, non si offende facilmente, non s’irrita. Probabilmente, a Corinto coloro che avevano doni più spettacolari irritavano, con il loro senso di superiorità, chi non lo aveva, e chi non l’aveva si lasciava irritare.

1 Corinzi 13:5: Ciò che l’amore non fa’ (Seconda parte).

1 Corinzi 13:5: Ciò che l’amore non fa’ (Seconda parte). “Non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse” Paolo continua a parlare della natura dell’amore, quindi ciò che l’amore non fa’. L’amore non si comporta in modo sconveniente. “Sconveniente” (aschēmonei), viene da una parola (aschḗmōn 1 Corinzi 12:23; Genesi 34:7) che indica inaccettabile, indecente. “Sconveniente” indica ciò che non è fatto secondo la forma dovuta, indica un comportamento che non è in armonia con la norma stabilita di decenza, quindi ciò che è vergognoso, disonorevole, indecente, improprio. Paolo può riferirsi a qualcosa d’indecente riguardo gli aspetti sessuali (aschēmonei -1 Corinzi 7:36; Cfr. 5:1-2; cfr. aschēmosúnē - Romani 1:27, Apocalisse 16:15, Levitico 18:6-7; aschḗmōn -1 Corinzi 12:23).

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore non fa’ (Prima parte).

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore non fa’ (Prima parte). “L'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, Un aspetto interessante è il tempo presente dei verbi, descrivono azioni abituali, azioni presenti”. Dopo aver parlato su ciò che l’amore è, l’apostolo Paolo parla ora di ciò che l’amore non fa. L’amore non invidia. “Non invidia” include l'idea di bruciare o di bollire, quindi indica passione, zelo; il significato principale è di avere un forte desiderio: avere ciò che ha altro, e anche desiderare il male per qualcun altro. È un sentimento negativo per il successo degli altri, invece all’amore non dispiace il successo che hanno gli altri. Chi ama è contento se gli altri hanno di più! Questo sembra essere stato un problema particolare a Corinto, quelli che pensavano di avere doni "minori" invidiavano quelli che loro pensavano avevano doni  "maggiori" (1 Corinzi 12:12-31). L’invidia riflette lo zelo per la propria auto-promozio...

Introduzione alla Bibbia. La Rivelazione.

Introduzione alla Bibbia. La Rivelazione Tutto quello che noi conosciamo del cristianesimo è stato rivelato a noi da Dio.  Il termine rivelazione deriva dal latino "revelatio" che significa scoprimento.  La parola ebraica per rivelare è "galah", invece una parola greca comune per "rivelare" è "apokalypto".   Rivelare esprime sia l'idea della scoperta e anche quello che era nascosto.  Così rivelazione indica svelare qualcosa di nascosto, in modo che possa essere visto e conosciuto per quello che è; vuol dire svelare rimuovendo un velo da qualcosa che era celato.  L’idea, dunque è di rendere le cose oscure chiare, portare alla luce cose nascoste, affinché la persona a cui è rivolto il messaggio possa vedere, sentire, percepire, capire e conoscere. Per quanto riguarda Dio, indica che svela se stesso, si fa conoscere.  Giorgio Girardert scriveva: “Tutto il messaggio biblico è fondato sul presupposto che Dio esiste, ma è i...

L’autocontrollo (Galati 5:22).

L’autocontrollo (Galati 5:22). L'autocontrollo è gradito a Dio (Geremia 14:10). L’autocontrollo è il segno di una persona saggia dice Proverbi 29:11; è un aspetto del carattere cristiano, frutto dello Spirito Santo; che dobbiamo ricercare (2 Pietro 1:6; cfr. Atti 24:25; 1 Corinzi 7:5; 1 Tessalonicesi 5:4-7; 1 Timoteo 3:2; 2 Timoteo 3:2-4; Tito 1:8; 2:2,5-6,11-12). Perdere l’autocontrollo ti lascia impotente come una città senza un muro di protezione! (cfr. Proverbi 21:22).  In Proverbi 25:28 leggiamo: “ L'uomo che non ha autocontrollo, è una città smantellata, priva di mura” . Una persona che non riesce a tenere sotto controllo le sue passioni, o le sue emozioni è vulnerabile come una città senza mura, quindi senza difesa, non protetta si espone facilmente agli attacchi dei nemici. Nei tempi antichi le mura di una città erano la sua principale difesa, senza, la città era facile conquista dei suoi nemici, e quindi vulnerabile a tutti i tipi di scelleratezza, a...

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore è.

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore è.  “L'amore è paziente, è benevolo”.  Il contesto di questi versetti ci dice che senza amore i nostri doni spirituali e le nostre azioni non hanno valore! Oggi l'amore è un termine vago e usato male. L'amore è una questione di comportamento, non solo sentimento, o sensazione. Paolo descrive l’amore iniziando con una doppia descrizione dell’amore di Dio, che per mezzo di Cristo si è mostrato paziente e benevolo nei confronti di coloro che meritano, invece il giudizio divino.  L'implicazione ovvia è: questo amore, l’amore di Dio deve caratterizzare il suo popolo, l’amore gli uni verso gli altri.

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.  Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo.  In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”.

Marco 12:30-31: Amare il prossimo.

Marco 12:30-31: Amare il prossimo. "'Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua'". Il secondo è questo: 'Ama il tuo prossimo come te stesso'. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi”. I dieci comandamenti si possono racchiudere in questi due comandamenti.  Questi due comandamenti sono collegati, l’amore per Dio trova la sua espressione nell’amare gli altri, o è convalidato dal nostro amore per gli altri (1 Giovanni 4:20-21). Il secondo comandamento assomiglia al primo perché entrambi richiedono amore.  Chi ama il prossimo adempie la legge ci ricorda Romani 13:8-10: "Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. Infatti il 'non commettere adulterio', 'non uccidere', 'non rubare', 'non concupire' e qualsiasi altro comandamento si rias...

Giovanni 13:34-35: Il nuovo comandamento.

Giovanni 13:34-35: Il nuovo comandamento. "Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".  Questa è la prima delle due occasioni (Giovanni 13:34; 15:12) dove vediamo che Gesù comandò ai Suoi discepoli di amarsi gli uni gli altri, ma è la prima volta che Egli si riferisce a un nuovo comandamento.  Perché il comandamento è nuovo? 

Mansuetudine (Galati 5:22).

Mansuetudine (Galati 5:22). Dobbiamo ammettere che la mansuetudine è uno di quei soggetti per i quali preghiamo poco, infatti preghiamo che Dio ci dia la purezza, la pazienza, l’amore, l’autocontrollo, ma non preghiamo molto che ci dia la mansuetudine. Questo non vuol dire che la mansuetudine sia del tutto assente dalla comunità cristiana, ma forse non l’apprezziamo come fa Dio. Uno dei motivi per cui non si prega è perché sembra che sia segno di debolezza, di essere senza carattere, oppure che una persona sia senza spirito, senza emozioni, indecisa, stupida, timida, o pigra, o apatica, prive di risorse. I mansueti non sono tali perché a loro mancano le risorse o qualsiasi altra cosa, anzi credono così tanto alla verità che sono pronti a morire per la verità come ha fatto Gesù e gli apostoli! La mansuetudine cristiana è compatibile con la forza, l'abilità e il confronto dottrinale ed etico. Gli eroi della fede nella Bibbia sono stati tutt’altro che deboli, e Dio li...