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Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15).

Ebrei 11:29:La fede attraverso la parola di Dio (Esodo 14:15). Il v.29 conclude il racconto di Mosè e la sua generazione parlando della loro partenza dal paese d'Egitto, e quindi la fuga dall’esercito egiziano (Esodo 13:17-14:9). Questo versetto riporta in sintesi il passaggio miracoloso del popolo d’Israele del Mar Rosso, circa due milioni di persone, sotto la guida di Mosè, e quindi della loro salvezza e il giudizio sul popolo egiziano.  L’autore dell’epistola agli ebrei riporta l’episodio di Esodo 14. L’autore dell’epistola agli ebrei, nel capitolo undici vuole mostrare l’importanza della fede nella vita cristiana; vuole incoraggiare i suoi lettori a confidare sempre in Dio, considerando i loro antenati che sperimentarono la Sua potenza salvifica. In questa predicazione vediamo la natura della fede, la base della fede e l’efficacia della fede.

Atti 4:28: Dio governa su tutti gli eventi secondo i suoi piani concepiti dall’eternità.

Atti 4:28: Dio governa su tutti gli eventi secondo i suoi piani concepiti dall’eternità.  “Per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero”. Luca secondo il v.27, si riferisce all’uccisione di Gesù Cristo, da parte di Erode, Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e al popolo d’Israele. Gli ebrei e i gentili hanno fatto a Gesù Cristo ciò che era nel piano di Dio, ciò che aveva prestabilito, progettato prima della creazione (cfr.1 Pietro 1:19-20). Le nazioni hanno realizzato ciò che Dio aveva progettato; Dio ha dato nelle mani degli uomini Suo Figlio, ha usato la loro malvagità (Atti 2:23), per realizzare il Suo piano che aveva prestabilito prima della creazione. I Giudei e i Romani, pur rimanendo responsabili delle loro azioni malvagie, hanno compiuto quanto Dio aveva già prestabilito prima della creazione del mondo. Quindi, il sacrificio di Gesù, è stato voluto, progettato, guidato, o controllato da Dio e adempiuto nel tem...

Salmo 47:2,8-9: Dio è il Re dell’universo.

Salmo 47:2,8-9: Dio è il Re dell’universo.  “Poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. Poiché Dio è re di tutta la terra; cantategli un inno solenne. Dio regna sui popoli; Dio siede sul suo trono santo” (2 Re 19:15; Salmo 22:28; 1 Timoteo 1:17; 6:15;ecc.). Dio è re supremo su tutta la terra, regna sui popoli, la Scrittura dice che Dio è Dio lassù in cielo (Deuteronomio 4:39; 10:14) un gran Re sopra tutti gli dèi (Salmo 95:1-3), che regna in eterno (Esodo 15:18; Salmo 29:10; 93:1-2; ecc.). Avendo una visione di un re, o governante umano, possiamo intendere in modo distorto il governo di Dio, perché un uomo non ha tutto sotto controllo, nel senso che non conosce tutte le cose e non è presente dappertutto, invece Dio conosce ogni cosa, essendo Onnisciente ed è presente dappertutto, essendo Onnipresente (Salmo 139) e niente è fuori il suo controllo.

Luca 2:41-51:Gesù nella casa del Padre.

Luca 2:41-51:Gesù nella casa del Padre.  Forse molti di noi hanno visto il classico film di Natale: "Mamma ho perso l’aereo”. Questo film illustra molto bene il panico dei genitori quando scoprono di aver lasciato uno dei loro figli a casa, da solo, quando loro partono, con il resto della loro famiglia in Europa, per le vacanze di Natale. In questa passo troviamo un'esperienza simile, per Giuseppe e Maria che involontariamente hanno lasciato Gesù a Gerusalemme mentre stavano tornando a casa, a Nazaret da Gerusalemme. Questa sezione di Luca contiene una circostanza cruciale nella vita di Gesù, concludendo i racconti dell’infanzia, Luca vuole mettere in evidenza il rapporto speciale di Gesù con Dio e la Sua missione al quale deve obbedire.

Gesù nella casa del Padre (Luca 2:41-51).

Gesù nella casa del Padre (Luca 2:41-51).  Forse molti di noi hanno visto il classico film di Natale: "Mamma ho perso l’aereo”. Questo film illustra molto bene il panico dei genitori quando scoprono di aver lasciato uno dei loro figli a casa, da solo, quando loro partono, con il resto della loro famiglia in Europa, per le vacanze di Natale. In questa passo troviamo un'esperienza simile, per Giuseppe e Maria che involontariamente hanno lasciato Gesù a Gerusalemme mentre stavano tornando a casa, a Nazaret da Gerusalemme. Questa sezione di Luca contiene una circostanza cruciale nella vita di Gesù, concludendo i racconti dell’infanzia, Luca vuole mettere in evidenza il rapporto speciale di Gesù con Dio e la Sua missione al quale deve obbedire.

Marco 4:30-32: La parabola del granel di senape.

Marco 4:30-32: La parabola del granel di senape.  Un pellegrino una volta vinse un regno perché domò un cavallo. Siamo nel 1580 un cavallo selvaggio deviò nel territorio dei Bhuyias che erano molto ricchi in India.  I migliori allevatori di cavalli non furono in grado di imbrigliare questo stallone assolutamente ingovernabile.  Così i Bhuyias decisero di donare il loro paese a chiunque avesse addomesticato questo cavallo. Per molto tempo, non fu trovato nessuno, ma un giorno un pellegrino devoto che passava da quelle parti, seppe dell’offerta e provò a domare il cavallo e vi riuscì, di conseguenza fu eletto governatore di quella parte del paese.  Ancora oggi, i suoi discendenti regnano su una vasta tenuta di 800 miglia quadrate - 1287 chilometri circa - con 200.000 persone, questo perché quel pellegrino domò un cavallo! Anche la Bibbia parla di regni, soprattutto del regno di Dio, ed è grazie a Gesù Cristo che ne possiamo far parte! Gesù ha vinto per noi credenti! “I...

La parabola del granel di senape (Marco 4:30-32).

La parabola del granel di senape (Marco 4:30-32).  Un pellegrino una volta vinse un regno perché domò un cavallo. Nel 1580 un cavallo selvaggio deviò nel territorio dei Bhuyias che erano molto ricchi in India. I migliori allevatori di cavalli non furono in grado di imbrigliare questo stallone assolutamente ingovernabile. Così i Bhuyias decisero di donare il loro paese a chiunque avesse addomesticato questo cavallo. Per molto tempo, non fu trovato nessuno, ma un giorno un pellegrino devoto che passava da quelle parti, seppe dell’offerta e provò a domare il cavallo e vi riuscì, di conseguenza fu eletto governatore di quella parte del paese. Ancora oggi, i suoi discendenti regnano su una vasta tenuta di 800 miglia quadrate (1287 chilometri circa) con 200.000 persone, questo perché domò un cavallo! Anche la Bibbia parla di regno, soprattutto del regno di Dio. “Il regno di Dio” indica il dominio, la signoria regale di Dio.

Giovanni 3:17-18: Gesù è l’unico Salvatore.

Giovanni 3:17-18: Gesù è l’unico Salvatore. " Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.  Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio".  Gli uomini hanno bisogno di essere salvati e l’unico che ci può salvare è Gesù! Gesù è l’unico Salvatore e Signore che salva dai peccati, mandato da Dio perché ama il mondo (Giovanni 3:16; 4:42; Romani 8:1-3; 10:9-10; 1 Timoteo 1:15). Chi crede (cioè si affida completamente) in Gesù non è giudicato, non perirà, chi non crede nel presente in Gesù è già sotto giudizio, sotto l’ira di Dio e non solo lo sarà dopo la morte (Giovanni 3:36; Ebrei 9:27; Romani 5:9-11). “Salvato” (sózō) è l’opposto di essere condannato (vedi anche Giovanni 12:47) e comporta il ritrovarsi sotto la protezione del Buon Pastore (Giovanni 10:9). Ma la salvezza per tutti coloro che credono, implica il gi...

Giovanni 3:16: Il proposito dell’amore di Dio.

Giovanni 3:16: Il proposito dell’amore di Dio. "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”.  Il proposito dell’amore di Dio nel donare il Figlio è la vita eterna. In primo luogo vediamo che il proposito ha una condizione. La vita eterna è per chiunque crede in Gesù. Se Dio ha tanto amato il mondo, d’altra parte salverà solo quelli che credono in Gesù per la loro salvezza.  “Crede” significa avere fede, affidarsi, quindi appropriarsi personalmente di questa verità contenuta in questo versetto. La fede è indispensabile per piacere a Dio (Ebrei 11:6), ed è il canale indispensabile della grazia salvifica di Dio, senza la quale non c’è salvezza (Efesini 2:8-9). La fede significa affidarsi a Gesù in piena fiducia e implica un impegno totale verso di Lui che è attendibile, convinti che ha il potere e che è vicino nel salvare, convinti che quanto ha rivelato è verità. Quindi la...

Giovanni 3:16: La prova dell’amore di Dio.

Giovanni 3:16: La prova dell’amore di Dio. “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio”. Ci sono numerose prove, dell’amore di Dio, ma ce ne una in particolare: ha dato il Figlio, Gesù Cristo!   In questo versetto vediamo il costo dell’amore di Dio.  Dio ha pagato un prezzo alto per salvare i credenti! “Ha dato” richiama l'attenzione sul sacrificio di morte come un’offerta per il peccato (Matteo 20:28; Marco 10:45; 1 Timoteo 2:6; Galati 1:4; Tito 2:14). Dio colma di sua iniziativa l’abisso che c’è tra Lui e gli uomini a causa del peccato e non lo ha fatto con oro e con argento, ma con il sangue, la vita di Gesù (1 Pietro 1:18-19). Dio non risparmiato il Figlio, ma lo ha dato in sacrificio sostitutivo per gli ingiusti (Romani 8:32, 1 Pietro 3:18).