Post

La perla di gran valore (Matteo 13:45-46).

La perla di gran valore (Matteo 13:45-46). Le perle sono tra le più antiche gemme del mondo; da quando furono scoperte, sono rimaste le gemme più apprezzate e desiderate al mondo.   Una perla, la “Big Pink” è stata stimata nel 1991 a 4.7 milioni di dollari; è iscritta nel libro dei Guiness World Records essendo la più grande perla Abalone naturale mai trovata. Questa gemma misura 470 carati. Con questa parabola, Gesù esprime la continuità con il pensiero della parabola precedente (la parabola del tesoro nascosto), riguardo il valore del regno di Dio, ma come ho detto in quell’occasione, c’è qualche differenza.  Nella parabola del tesoro nascosto viene messa in enfasi più il tesoro, mentre nella parabola della perla di gran valore viene messo in evidenza di più il mercante che cerca le perle e non la perla stessa che trova, quindi si potrebbe chiamare benissimo la parabola del mercante. La persona della parabola del tesoro non cerca il tesoro, ci s’imbatte, m...

La parabola del tesoro nascosto (Matteo 13:44).

La parabola del tesoro nascosto (Matteo 13:44). Ci sono due parabole del regno, che parlano del regno dei cieli come qualcosa di grande valore: questa parabola del tesoro nascosto e la parabola successiva della perla di gran valore, o del mercante. Queste due parabole sono molto simili in quanto entrambi coinvolgono un oggetto di grande valore e una persona, ma sono significativamente differenti in altri dettagli.  Per esempio nella parabola del tesoro nascosto viene messa in enfasi il tesoro, mentre nella cosiddetta parabola della perla di gran valore viene messo in evidenza il mercante. La persona della prima parabola non cerca il tesoro, ci s’imbatte, mentre nella seconda parabola della perla, o del mercante, è il mercante che cerca le perle. In questa parabola vediamo in primo luogo:

La priorità nel culto

LA PRIORITÀ NEL CULTO. Quando si parla di culto, si ha in mente il culto di famiglia (per esempio Deuteronomio 6:4-9; Efesini 6:4); il culto personale (per esempio Salmo 63; Marco 1:35), e infine il culto pubblico in chiesa. La Bibbia insegna che tutte le persone, a maggior ragione coloro che sono stati salvati dai loro peccati da Dio mediante Gesù Cristo, sono chiamate a offrire il culto a Dio e ci dice anche in cosa consiste. In questa predicazione vedremo il culto pubblico e quindi quali sono le priorità nel culto la domenica, il giorno del Signore. Vediamo in primo luogo:

Matteo 13:33:La parabola del lievito.

Matteo 13:33:La parabola del lievito.     Qualcuno disse: “L'unico regno che prevarrà in questo mondo è il regno che non è di questo mondo”. Ci sono regni che non esistono più, altri che non esisteranno più, ma quello dei Cieli è eterno (Daniele 7:14; Apocalisse 11:15). Gesù illustrava il Suo insegnamento dalle scene e attività della vita quotidiana come questa parabola presa dalla cucina di una casa normale, la parabola del lievito. Gesù con questa parabola descrive la presenza e la crescita del regno dei Cieli, come le piccole cose, ovviamente per la potenza di Dio, possono avere effetti di vasta portata.

La parabola del lievito (Matteo 13:33).

La parabola del lievito (Matteo 13:33).        Qualcuno disse: “L'unico regno che prevarrà in questo mondo è il regno che non è di questo mondo”. Ci sono regni che non esistono più, altri che non esisteranno più, ma quello dei Cieli è eterno (Daniele 7:14; Apocalisse 11:15). Gesù illustrava il Suo insegnamento dalle scene e attività della vita quotidiana come questa parabola presa dalla cucina di una casa normale, la parabola del lievito. Gesù con questa parabola descrive la presenza e la crescita del regno dei Cieli, come le piccole cose, ovviamente per la potenza di Dio, possono avere effetti di vasta portata. I IL LIEVITO È PRESENTE. 

Il posto per il culto.

PRINCIPI DELLA FEDE CRISTIANA. “IL CULTO”. IL POSTO PER IL CULTO. Il posto per il culto è la chiesa, ma attenzione non dobbiamo pensare che non ci sia un culto privato e fuori la chiesa (per esempio Deuteronomio 6:7,20-25; Salmo 119:62; Daniele 6:10-13; Matteo 6:6; 14:23); il culto comprende sia l’interno della chiesa e sia l’esterno, in privato, ma vedremo in modo particolare quello pubblico in chiesa. Sotto l’Antico Patto il centro della vita dell’adorazione era il tempio a Gerusalemme (1 Cronache 22:1; 2 Cronache 7:15-16; 29:27-30; Neemia 8: 6; Luca 1:8-10; 2:37; Atti 8:27), prima ancora era il tabernacolo (Esodo 25:8-9; 29:42-43; 33:10; Levitico 17: 1-5). Poi vediamo anche la sinagoga (Luca 4:16; Atti 13:15; 15:21; 17:2). Sotto il Nuovo Patto la chiesa si riuniva nelle case (Romani 16:5; 1 Corinzi 16:19). In questa predicazione vedremo: la particolarità, i privilegi della chiesa e infine la perseveranza nel frequentare la chiesa.

Le parole che riguardano il culto

PRINCIPI DELLA FEDE CRISTIANA. “IL CULTO”. LE PAROLE CHE RIGUARDANO IL CULTO. Ci sono molte persone, anche che frequentano le chiese che parlano un po' della lingua cristiana, ma che conoscono Dio solo per sentito dire. La maggior parte di loro hanno letto qualche libro su Dio, hanno ascoltato delle prediche, forse hanno gustato un po' della presenza di Dio, possono aver sentito qualche debole eco della voce di Dio, ma la loro conoscenza personale di Dio è molto superficiale e non sempre corretta. Oggi abbiamo bisogno di un ristabilimento della visione del Dio Altissimo.  Abbiamo una cattiva e debole visione di Dio e di conseguenza si è persa la gloria e l'onore di Dio, e quindi anche il culto ne è compromesso. La Bibbia parla in modo chiaro e definito riguardo il vero culto a Dio. La vera adorazione del Dio vivente è dinamica, variegata, vivace, ma ciò che vediamo, sempre nella Bibbia è che il culto a Dio non deve essere fatto in modo superficiale, mecc...

La trasfigurazione di Gesù (Matteo 17:1-9).

La trasfigurazione di Gesù (Matteo 17:1-9). Nell'ultimo anno del ministero terreno di Cristo, si è verificato un evento glorioso conosciuto come la trasfigurazione.  La trasfigurazione segna una fase importante della rivelazione su Gesù come il Figlio di Dio, un’esperienza simile a quella del battesimo.  Nel contesto della trasfigurazione notiamo che Gesù è riconosciuto il Figlio di Dio da Pietro per rivelazione divina (Matteo 16:13-17). Poi Gesù comincia ad annunziare la Sua morte e resurrezione, una verità che Pietro non condivide ed è così rimproverato da Gesù (Matteo 16:21-23). Infine in Matteo 16:24-28 Gesù parla del costo del discepolato, della croce, al v.28 dice che alcuni dei discepoli, (Pietro, Giovanni e Giacomo) prima della loro morte avrebbero visto Gesù glorificato nel Suo regno.  Della trasfigurazione ne parlano anche Marco e Luca (Marco 9:2-13; Luca 9:28-36) e poi Pietro (2 Pietro 1:16-18).  Alcuni vedono un’allusione con Mosè, sul mo...

Geremia 31:33: Il rapporto con Dio.

Geremia 31:33: Il rapporto con Dio. Questo passaggio è il versetto più noto, o uno dei passaggi più importanti di Geremia, ma anche di tutta la Bibbia.  Il Nuovo Testamento cita i vv. 31-34 nella loro interezza in Ebrei 8:8-13; e in parte in Ebrei 10:16-17, ma ci sono diverse allusioni nei Vangeli e nelle lettere, ed è riferito a Gesù (cfr. Matteo 26:28; Marco 14:24; Luca 22:20; 1 Corinzi 11:23-26; 2 Corinzi 3:3, 6; Ebrei 7:22). Geremia in questo contesto sta parlando profeticamente del Nuovo Patto (v.31), il creatore del patto è il Signore (vv. 3, 20, 32, 35); e sarà un patto immutabile (vv.35-37).  “Nuovo patto” è il nome di un nuovo rapporto di una persona con Dio per mezzo di Gesù Cristo, è il Patto della salvezza dai peccati per la sola fede e per la sola grazia di Dio (Per esempio Efesini 2:8-9). Che cosa indica la frase: “E io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo”?

Romani 8:34: Quattro ragioni per la certezza della salvezza degli eletti di Dio.

Romani 8:34: Quattro ragioni per la certezza della salvezza degli eletti di Dio. Il conte Nicolaus Ludwing Zinzedorf statista e missionario tedesco vissuto nel 1700 scrisse queste parole nell’inno “Gesù, il tuo sangue e la tua giustizia” per indicare la certezza della salvezza: “Con coraggio starò in piedi in quel gran giorno Perché chi mi potrebbe accusare? Da Te, sono pienamente assolto Dal peccato e dalla paura, dalla colpa e dalla vergogna”.  Questo versetto si riferisce agli eletti (eklektōn- v.33) di Dio. Gli eletti di Dio sono i cristiani, quelli che Dio ha scelto fin dal principio (2 Tessalonicesi 2:13-14); prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4; 1 Pietro 2:9), sono quelli che amano Dio (Romani 8:28); quelli che Dio ha preconosciuti (Romani 8:29). Noi troviamo, in questo versetto, quattro ragioni per cui un credente non potrà mai essere condannato da Dio e quindi perdere la sua salvezza: Gesù Cristo è morto, è risorto, è alla destra di Dio, int...