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1 Giovanni 3:3: La speranza si traduce in concretezza!

1 Giovanni 3:3: La speranza si traduce in concretezza! “E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro”. L’apostolo Giovanni stava parlando di speranza, a che cosa si riferisce? Stava parlando del ritorno di Gesù Cristo (1 Giovanni 2:28). Ora, quando Gesù ritornerà, ci porterà con se e saremo con Lui per sempre (Giovanni 14:3; 2 Corinzi 5:8; Filippesi 1:23; Colossesi 3:4; 1 Tessalonicesi 4:17); e trasformerà i nostri corpi simili al Suo corpo glorioso (1 Corinzi 15:42-49; Filippesi 3:20-21). Il verbo “ha” (echōn – presente attivo participio) descrive l'individuo come possessore attivo e fa tesoro di questa speranza come sicuro possesso; infatti la speranza (elpida) non è incerta, ma sicura, perché è basata sull’opera di Gesù Cristo (1 Giovanni 1:7-10-2:1-2; 4:10) e  sulle promesse di Dio, Lui non può mentire, perché è giusto e fedele (Numeri 23:19; Ebrei 10:23; 1 Giovanni 1:18-10).

Colossesi 3:1-4: L’unione spirituale con Gesù Cristo.

Colossesi 3:1-4: L’unione spirituale con Gesù Cristo. "Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria".  Questi versetti ci parlano dell’unione spirituale che vi è tra il credente e Cristo, un’unione alla sua morte e resurrezione, illustrata molto bene con il battesimo in acqua (Romani 6:3-11; Colossesi 2:12). In virtù di quest’unione spirituale i credenti sono morti con Cristo al peccato, quindi ne sono liberi per vivere una vita nuova, una vita consacrata a Dio con un nuovo comportamento come strumenti di giustizia nelle mani di Dio (Romani 6:12-13).

Matteo 6:13: Non ci mettere nelle condizioni di essere tentati.

Matteo 6:13: Non ci mettere nelle condizioni di essere tentati. Questo, o questi soggetti di preghiera ci portano nel regno della guerra spirituale quotidiana. Gesù dirà ai tre discepoli che lo accompagneranno nel Giardino del Getsemani poco prima del Suo arresto e morte: “Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Matteo 26:41).  Quindi Gesù per non peccare c’incoraggia a pregare.

Matteo 6:12: Chi è stato perdonato da Dio perdona gli altri!

Matteo 6:12: Chi è stato perdonato da Dio perdona gli altri! Nulla nella vita cristiana è più importante del perdono! Probabilmente, di tutti i soggetti di preghiera del “Padre nostro”, questo è il più difficile da mettere in pratica. Josè M. Martinez riguardo questo soggetto di preghiera scrive: “La richiesta di cui ci occupiamo ora mette allo scoperto la nostra miseria morale, quella miseria che ci sforziamo di nascondere, dissimulare o anche giustificare. Ci costa moltissimo dire: ‘Perdono!’ Tale esclamazione implica umiliazione per chi la pronuncia e non c’è nulla di più difficile che scendere al punto in cui l’orgoglio e l’amor proprio sono feriti dolorosamente”. Non solo è difficile chiedere perdono agli altri, ma lo è anche il darlo a chi ci ha ferito, a causa del nostro orgoglio, del nostro rancore, o della delusione, o della frustrazione, o della rabbia, o della paura. In questa richiesta di preghiera, il primo aspetto che vediamo è quello del:

Introduzione alla Bibbia: Necessità

Introduzione alla Bibbia Necessità La Bibbia è ancora attuale oggi? La Bibbia oggi è attuale perché è la Parola di Dio e come tale non passerà mai come dice Gesù: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Matteo 24:35). Ancora nel Salmo 119:89 troviamo scritto: “Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli”. Infine 1 Pietro 1:24-25 dice: “Infatti, ‘ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba diventa secca e il fiore cade; ma la parola del Signore rimane in eterno’. E questa è la parola che vi è stata annunziata”. Secondo questi versetti la Bibbia è attuale e non passa mai di moda, è importante per l’uomo e il mondo moderno. La Bibbia è l’unica fonte obiettiva della rivelazione che Dio ci ha dato su Se stesso e sul Suo piano per l’umanità.  La Bibbia fa conoscere Dio e la sua volontà, il Suo piano di salvezza per l’uomo attraverso il sacrificio di Suo Figlio, Gesù Cristo, sulla croce e ci aiuta a m...

Introduzione alla Bibbia:Chiarezza

Introduzione alla Bibbia. Chiarezza Alcune persone si lamentano che la Bibbia non sia chiara, anche se credono che la Bibbia sia vera e autorevole, sono convinti che sia un libro difficile da capire. Siamo consapevoli che nella Bibbia ci sono alcune parti che non sono facili da capire, anche Pietro lo dice: “E considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture” (2 Pietro 3:15-16).  Dobbiamo ammettere quindi che non tutte le parti della Scrittura sono facili da capire, ma non significa che siano impossibili da comprendere!! Riguardo la chiarezza della Bibbia possiamo affermare che la Bibbia è stata scritta in modo tale che tutte le cose necessa...

Introduzione alla Bibbia:Autorità

Introduzione alla Bibbia. Autorità  “Ogni autorità definitiva è fondata su Dio. Come creatore e sostenitore dell’universo Egli ha potere assoluto su tutti gli esseri creati ed un’autorità che abbraccia ogni cosa nel cielo e sulla terra. Questa autorità finale e suprema gli conferisce la prerogativa illimitata di comandare ed esigere obbedienza, di possedere in maniera incondizionata e di governare assolutamente tutte le cose in ogni momento in tutti i luoghi dell’universo” (J.Norval Geldenhuys).   Per autorità allora s’intende il potere assoluto che ha Dio su tutta la creazione nel fare ciò che vuole, nel governare su tutte le cose e nell’ esigere obbedienza dalle Sue creature. Se c’è un essere superiore che ci ha creato, ha tutto il diritto di determinare cosa credere e come vivere. Dio è fonte di autorità, l’universo intero è sottomesso a Dio, il Creatore è Re in eterno (Salmi 10:16; 1 Timoteo 1:17). Dio poteva esercitare la Sua autorità direttamente, farsi veder...

Introduzione alla Bibbia: Ispirazione

Introduzione alla Bibbia. Ispirazione La parola ispirazione biblicamente è diversa dal modo come si intende oggi. Oggi viene usata per esempio che un pittore vede un tramonto e fa un quadro, o che il poeta vede una bella ragazza e fa una poesia, nel senso biblico è diverso. Il significato, quindi, non è che Dio soffiò negli scrittori, né che egli in qualche modo respirava negli scritti da dare loro un carattere speciale, ma che ciò che è stato scritto dagli autori umani è stato espirato da Dio. Egli ha parlato attraverso di loro. Erano i suoi portavoce.  Per ispirazione si intende l'influenza esercitata di Dio su gli scrittori della Bibbia, permettendo loro di trasmettere la rivelazione di se stesso in forma scritta. Nella redazione dei manoscritti originali, lo Spirito Santo ha guidato gli autori sia nei concetti e sia nelle parole senza per questo annientare o sostituire la loro personalità e la loro cultura.  Nelle Scritture troviamo il divino e l’umano come in Gesù! ...

Introduzione alla Bibbia: Rivelazione

Introduzione alla Bibbia. Rivelazione Tutto quello che noi conosciamo del cristianesimo è stato rivelato a noi da Dio.  Il termine rivelazione deriva dal latino "revelatio" che significa scoprimento.  La parola ebraica per rivelare è "galah", invece una parola greca comune per "rivelare" è "apokalypto".  Rivelare esprime sia l'idea della scoperta e anche quello che era nascosto.  Così rivelazione indica svelare qualcosa di nascosto, in modo che possa essere visto e conosciuto per quello che è; vuol dire svelare rimuovendo un velo da qualcosa che era celato. L’idea, dunque è di rendere le cose oscure chiare, portare alla luce cose nascoste, affinché la persona a cui è rivolto il messaggio possa vedere, sentire, percepire, capire e conoscere. Per quanto riguarda Dio, indica che svela se stesso, si fa conoscere.  Giorgio Girardert scriveva: “Tutto il messaggio biblico è fondato sul presupposto che Dio esiste, ma è inaccessibile, c...

Introduzione alla dottrina della Bibbia

Introduzione alla dottrina della Bibbia Che cosa è la Bibbia?  La Bibbia non è semplicemente un libro, è il libro dei libri per l’importanza dei suoi soggetti, per la grandezza del suo rango, per la maestà del suo Autore. La Bibbia si trova in alto come il cielo al di sopra della terra.  La parola “Bibbia” deriva da una parola greca “biblion” che significa libro o rotolo. Il nome deriva dalla parola greca “Byblos”, che indicava la corteccia interna del papiro che cresceva nelle paludi o negli argini dei fiumi, soprattutto lungo il Nilo. Il materiale che si usava per scrivere, appunto era fatto dalla pianta del papiro. La forma plurale “biblia”, libri, quindi Bibbia, cominciò a essere usata dai cristiani di lingua latina per indicare tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. La Bibbia è composta da sessantasei libri. Sono inclusi libri contenenti leggi, come il Levitico e Deuteronomio; libri storici, come Esdra e Atti; libri poetici, come i Salmi e l’Ecclesiaste;...