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Malachia 3:6: L’immutabilità di Dio.

Malachia 3:6: L’immutabilità di Dio. Il futuro mai come adesso è incerto a causa del covid-19, dobbiamo imparare a convivere con questo virus. Molti sono del parere che non sarà tutto come prima.  Giornalisti, scienziati, sociologi, economisti si chiedono come sarà la nuova normalità. Come sarà la politica? Come sarà l’economia? Le piccole attività prospereranno in futuro? Si lavorerà da casa? Come sarà la nostra società soprattutto nelle aree metropolitane? Ci sarà una reazione collettiva, o individualista, a quello che sta succedendo nel mondo? La società sarà migliore di quella di adesso? Si ritornerà a quello che eravamo dopo la seconda guerra mondiale? Ci sarà più nazionalismo, o globalità? Ci sarà più cooperazione, o chiusura tra le nazioni? Ci sarà un nuovo equilibrio tra est e ovest? Dobbiamo aver paura che la nostra libertà diminuirà a causa della tecnocrazia per quanto riguarda la raccolta dei dati? Quale sarà allora la nuova normalità? Al di là del coronavirus, la v...

Geremia 6:16: Il rilancio verso il passato

Geremia 6:16: Il rilancio verso il passato In queste ultime settimane c’è stato il decreto rilancio da parte del governo.  Questo nuovo decreto legge ha lo scopo di contenere la crisi economica causata dall’epidemia covid-19; il governo ha stanziato 55 miliardi di euro in aiuti ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese. Ora come può un cristiano rilanciarsi nella sua vita morale e spirituale? Se vuoi rilanciare la tua vita morale e spirituale, devi guardare al passato, questo ci di dice Geremia 6:16. Questo versetto di Geremia fa parte di una serie di predicazioni pubbliche (capitoli 2–10), dove il profeta descrive l’infedeltà di Giuda, soprattutto la sua idolatria e chiama la popolazione al ravvedimento considerando il giudizio di Dio.  Nonostante questa terribile rivelazione, Dio promise che la benedizione poteva ancora arrivare se il suo popolo si fosse pentito, se avesse abbandonato i suoi idoli e se si fosse consacrato totalmente a Lui! Ma la c...

Luca 13:1-5: Le notizie tragiche devono portarci al ravvedimento.

Luca 13:1-5: Le notizie tragiche devono portarci al ravvedimento. Qualcuno ha detto: “La vita ti porta brutte notizie? Allora cambia postino!” Se siamo persone equilibrate, mature che amano la vita e gli altri, dobbiamo ammettere che ci piacciono di più le belle notizie, che quelle brutte.  Quando sentiamo una brutta notizia, o se stiamo vivendo una tragedia, sarà facile vederla come assurda, terrificante e possiamo anche arrivare a dubitare della bontà e della sovranità di Dio. Ma le tragedie hanno la loro importanza e il loro scopo nel piano di Dio, a volte sono giudizi (per esempio Isaia 1:28; 9:13-19; Geremia 23:19; 48:11-12). Altre volte le tragedie sono strumenti di Dio perché ha un bene superiore (per esempio Genesi 50:18-21; Atti 2:23; 4:27-28; Romani 8:28; Giacomo 1:3-4; 1 Pietro 1:7; Ebrei 12:7-11; Giovanni 9:3; 11:40,45). Altre volte le tragedie sono strumenti di Dio per farci riflettere come indicato da questi versetti!

Isaia 26:20-21: Io resto a casa!

Isaia 26:20-21: Io resto a casa! In queste ultime settimane c’è in vigore il decreto del governo e quindi l’hashtag sui social: “Io resto a casa”, o “Io sto a casa”. Come noi oggi, che dobbiamo rimanere a casa in quarantena per il coronavirus, circa tremila anni fa, per bocca del profeta Isaia, per motivi diversi, Dio ha comandato al Suo popolo di rimanere a casa.  Nei vv.20-21, vediamo come il popolo è esortato ad affrontare la situazione difficile del giudizio di Dio. Questi versetti fanno parte di un canto di lode dove viene esaltata la salvezza del popolo di Dio, la vittoria e il giudizio di Dio sopra gli abitanti della terra, e quindi l’incoraggiamento a confidare nel Signore. 

La parabola dei malvagi vignaiuoli (Matteo 21:33-44).

La parabola dei malvagi vignaiuoli (Matteo 21:33-44). Come nella parabola precedente (vv.28-32), Matteo si concentra sul fallimento dei leader ebrei nel prestare attenzione alle iniziative prese da Dio.  Entrambe queste parabole erano una forte condanna della condotta dei leader religiosi. Questa parabola (vv. 33–39), è seguita da una conclusione (vv.40-41), da una spiegazione (v.42), e da un’applicazione (vv.43-44). Cominciamo a vedere: I L’ILLUSTRAZIONE (vv.33-39) C’è: A) Un proprietario terriero (v.33) (1) Il proprietario pianta una vigna (v.33) Nel v.33 leggiamo: “C'era un padrone di casa, il quale piantò una vigna”. “Padrone di casa” (OikodespotÄ“s) indica appunto un proprietario terriero (Matteo 13:27, 52; 20:1,11) che è anche padrone della sua casa, un capo famiglia. I vigneti erano un pilastro dell’economia, erano una caratteristica importante della vita israeliana ai tempi del Nuovo Testamento, ai tempi del I secolo.

Matteo 21:33-44: La parabola dei malvagi vignaiuoli.

Matteo 21:33-44: La parabola dei malvagi vignaiuoli.  Come nella parabola precedente (vv.28-32), Matteo si concentra sul fallimento dei leader ebrei nel prestare attenzione alle iniziative prese da Dio.  Entrambe queste parabole erano una forte condanna della condotta dei leader religiosi. Questa parabola (vv. 33–39), è seguita da una conclusione (vv.40-41), da una spiegazione (v.42), e da un’applicazione (vv.43-44). Cominciamo a vedere: I L’ILLUSTRAZIONE (vv.33-39) C’è: A) Un proprietario terriero (v.33) (1) Il proprietario pianta una vigna (v.33) Nel v.33 leggiamo: “C'era un padrone di casa, il quale piantò una vigna”. “Padrone di casa” (OikodespotÄ“s) indica appunto un proprietario terriero (Matteo 13:27, 52; 20:1,11) che è anche padrone della sua casa, un capo famiglia. I vigneti erano un pilastro dell’economia, erano una caratteristica importante della vita israeliana ai tempi del Nuovo Testamento, ai tempi del I secolo. Non era inso...