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La natura di Dio: gli attributi comunicabili (1)

 La natura di Dio: gli attributi comunicabili (1) Nel precedente studio abbiamo visto gli attributi incomunicabili di Dio; in questo vedremo gli attributi comunicabili. Gli attributi comunicabili sono così intesi per indicare che alcuni attributi di Dio sono trasmessi in una certa misura agli uomini, quindi per esempio l’umanità può essere fedele, amare, e così via, in un certo modo come Dio, ma è solo una somiglianza limitata e imperfetta di ciò che è illimitato e perfetto in Dio.  Gli attributi comunicabili sono gli attributi che Dio condivide con l’umanità, si trovano nelle persone in modo limitato, non perché Dio li abbia in qualche modo comunicati, ma solo perché l'uomo è stato fatto a immagine di Dio. Rispondi a ogni domanda leggendo e trovando le risposte nei versetti. 1. Santità La santità di Dio è molto enfatizzata nella Bibbia. Il teologo E. H. Bancroft scriveva: “La santità di Dio è l’attributo più esaltato e sottolineato, esprimente la maestà della Sua morale e del...

Salmo 63:8-11: Il sostegno di Dio

 Salmo 63:8-11: Il sostegno di Dio  Stiamo ancora meditando su questo bellissimo salmo, siamo agli ultimi versetti. Ricordiamo ancora il contesto, Davide era nel deserto (v.1), quando era re (v.11) e fuggiva dal figlio Absalom che si era ribellato contro il padre per essere il nuovo re (2 Samuele 15:23, 28; 16:2,14; 17:16). Davide fu costretto a lasciare Gerusalemme, dovette fuggire per salvarsi la vita, e a un certo punto di quella fuga, lui e la sua compagnia si trovarono in un deserto.  Questo posto desolato è l’occasione per Davide per esternare il suo desiderio per Dio, la soddisfazione che ha in Lui e in questi ultimi versetti vediamo la certezza di Davide del sostegno di Dio. James Montgomery Boice scrive: “I commentatori pedanti ritengono che questi ultimi versi siano una macchia indegna su quello che altrimenti sarebbe stato un salmo particolarmente bello, e alcuni hanno suggerito che siano stati aggiunti in seguito da un editore un po' insensibile. Ma non è affa...

Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli

 Matteo 10:7: La missione dei dodici discepoli   “Andando, predicate e dite: ‘Il regno dei cieli è vicino ’". Dopo aver descritto la compassione di Gesù per il popolo stanco e sfinito, è l’esortazione ai discepoli di pregare il Signore, affinché chiamasse nuovi missionari, Matteo parla della missione dei dodici discepoli.  Gesù dà delle istruzioni a riguardo e tra queste istruzioni troviamo quale doveva essere il contenuto della loro predicazione che troviamo in questo versetto. Il messaggio che i discepoli dovevano proclamare è esattamente lo stesso di quello di Giovanni Battista (Matteo 3:2) e di Gesù stesso (Matteo 4:17), anche se l'appello al ravvedimento in questo versetto non c’è, ma questo non significa che non lo fecero, infatti Marco 6:12 ci dice che i discepoli predicarono il ravvedimento; è probabile che Matteo lo dia per scontato visto la natura della predicazione del regno dei cieli. Quindi anche se il ravvedimento, non è menzionato, è però, presupposto. Così...

Salmo 63:5-8: La soddisfazione di Davide

 Salmo 63:5-8: La soddisfazione di Davide John Piper afferma: "Dio è più glorificato in noi quando siamo più soddisfatti in lui".  Secondo questa affermazione lapidaria, non dovremmo cercare la soddisfazione nei piaceri di questo mondo, ma in Dio!  In questo modo Dio è glorificato. Davide lo stava vivendo! Davide cercava ed era soddisfatto in Dio! Ricordiamo il contesto. Davide era nel deserto (v.1), quando era re (v.11), quando fuggiva dal figlio Absalom che si era ribellato a lui per essere il nuovo re (2 Samuele 15:23, 28; 16:2,14; 17:16). Davide fu costretto a lasciare Gerusalemme, dovette fuggire per salvarsi la vita, e a un certo punto di quella fuga da Gerusalemme, lui e la sua compagnia si trovarono in un deserto.  Il desiderio suscitato da questo luogo desolato, era un desiderio molto più profondo di qualsiasi altra cosa, il desiderio di Dio, un desiderio ardente e prioritario (vv.1-4). Nei versetti 5-8 vediamo il desiderio permanente di Davide che aveva di ...

Giudici 21:25: Senza una guida timorata di Dio c’è disordine

 Giudici 21:25: Senza una guida timorata di Dio c’è disordine “ In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio”. Questo è stato il ritornello di tutto il libro dei Giudici (Giudici 17:6; 18:1; 19:1). Essenzialmente, Dio non era riconosciuto come Re in Israele; il periodo dei giudici fu un periodo di anarchia e sconvolgimento.  Le persone spesso senza leader sguazzavano nell'idolatria, nell'immoralità e nell'odio.  Il peccato abbondava sia a livello personale che nazionale, e Dio permise ripetutamente al nemico di sopraffare il Suo popolo. Questo commento conclusivo del v.25 in Giudici, riflette i tre peccati principali del libro: infedeltà al Signore (Giudici 1:1–3:6), individualismo morale autodistruttivo (Giudici 3:7–16:31) e ferocia omicida che uccide la società (Giudici 17:1–21:25). Nel contesto vediamo che un Eframita di nome Michea usò l'argento rubato per fare un idolo e reclutò un levita per servire come sacerdote di famig...

Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio

 Salmo 24:7-10: La realizzazione della presenza di Dio I vv.7-10, mettono in evidenza che Dio è il Re glorioso. La prima parte del Salmo 24:1-2 ci parla della grandezza del Signore come Creatore (vv.1-2). La seconda parte ci parla di come l'uomo può entrare in relazione con questo grande Dio santo.  La terza parte ci parla del popolo che è chiamato ad accogliere il Re di gloria, il Guerriero vittorioso. George Fredrick Handel è considerato uno dei più grandi compositori nella storia della chiesa.  La sua famosa composizione “Messiah”, è la più popolare delle sue opere; ha spinto innumerevoli credenti ad adorare Dio. Questo capolavoro fu eseguito per la prima volta a Londra il 23 marzo 1743. In questa occasione era presente il re d'Inghilterra Giorgio II. Tutti i presenti rimasero profondamente commossi quando ascoltarono  questa musica ispiratrice e questo testo biblico. Quando fu cantato “The Hallelujah Chorus”, contenente le potenti parole: “Poiché il Signore Dio o...

Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore

 Salmo 24:3-6: La rivelazione della purezza del Signore Spurgeon disse: “Ci dovrebbe essere una certa preparazione del cuore nel venire all'adorazione di Dio. Considera chi è colui nel cui nome ci riuniamo, e sicuramente non possiamo affrettarci insieme senza pensarci. Considera chi professiamo di adorare, e non ci affretteremo alla sua presenza come si corre al fuoco”. Non dobbiamo essere frettolosi nell’adorazione del Signore, ma dobbiamo preparare i nostri cuori adeguatamente considerando chi è. Questi versetti mettono in evidenza il fatto che Dio è santo e quindi implica l'assenza di ogni impurità morale e imperfezione, e il possesso, in grado infinito, di tutto ciò che è moralmente puro, amabile ed eccellente.  Pertanto il peccato è una cosa vile e detestabile a Dio, è un abominio.  (cfr. per esempio Proverbi 3:31-32; Abacuc 1:13). Matthew Henry disse: “Nessun attributo di Dio è più terribile per i peccatori della sua santità”. Per molti studiosi, questo salmo descri...

Salmo 24:1-2: Il riconoscimento del potere del Signore sulla Sua creazione

 Salmo 24:1-2: Il riconoscimento del potere del Signore sulla Sua creazione Per molti studiosi, questo salmo descrive l’ingresso dell’arca del patto del Signore degli eserciti a Gerusalemme subito dopo che era stata catturata dai Filistei (2 Samuele 6:12-19; 1 Cronache 15). L’arca rappresentava la presenza di Dio in mezzo al Suo popolo. Davide descrive l'ingresso glorioso del Signore nella città santa di Gerusalemme mentre incoraggia coloro che adorano il Signore a prepararsi adeguatamente. In questi due primi versetti del salmo vediamo la realtà del potere del Signore. Davide dichiara il potere sovrano del Signore sulla Sua creazione e su tutto ciò che contiene. Ciò che Davide mette in evidenza è la sovranità di Dio che non è limitata a una sola nazione, o a un solo paese: Egli è il Signore di tutto il mondo, perché ne è il Creatore. Il salmo in ogni sua parte fa emergere una diversa caratteristica di Dio: (1) il Dio Creatore (vv. 1-2), (2) il Dio santo (vv. 3-6) e (3) il Re ...

Neemia 8:10: La gioia del Signore è la nostra forza!

 Neemia 8:10: La gioia del Signore è la nostra forza! “Non siate tristi; perché la gioia del SIGNORE è la vostra forza”. Il libro di Neemia ci parla del ritorno degli esuli Giudei in patria per la costruzione delle mura di Gerusalemme. Il muro fu terminato il venticinquesimo giorno del sesto mese (Neemia 6:15).  Le riunioni e le feste di metà anno di Israele si tenevano durante il settimo mese (cfr. per esempio Levitico 23:24-25,27,34), quindi questa era un'occasione adatta per riunire il popolo per celebrare il completamento del muro ricostruito (Neemia 7:73; 8:1) proprio nel tempo della Festa delle Capanne/Tabernacoli. Celebrata per otto giorni, era la gioiosa festa autunnale di ringraziamento di Israele per la raccolta dall'aia e dal torchio (Esodo 23:16; 34:22; Deuteronomio 16:13–15). Ma era da molti anni che non si celebrava (cfr. per esempèio Neemia 8:17). Il suo principale rituale distintivo era di dimorare in capanne in commemorazione della protezione di Dio durante il...

2 Samuele 11:15: Un peccato conduce a un altro

 2 Samuele 11:15: Un peccato conduce a un altro “Nella lettera aveva scritto così: ‘Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia’”. Il peccato è come mangiare le ciliegie: una tira l’altra! Sembra quasi impossibile fermarsi!  Una volta che hai ceduto alla tentazione diventa difficile controllarla! Così un peccato conduce a un altro!  Davide per nascondere un peccato ne ha fatto un altro. Il re Davide abusando del suo potere, commise prima adulterio con Bat-sceba, moglie di Uria e poi si è macchiato dell’omicidio del marito pianificandolo in un modo lucido, facendolo morire in battaglia per coprire la gravidanza di Bat-sceba, che era rimasta incinta dal loro rapporto adulterino.  Questo avvenne dopo un primo fallimento del piano subdolo e ingannevole di Davide che aveva spinto Uria dalla moglie così da unirsi a lei e coprire la gravidanza adultera (2 Samuele 11:1-27).  Questo comportamento di Davi...