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2 Corinzi 12:9b-10: La soddisfazione di Paolo nella sofferenza

2 Corinzi 12:9b-10: La soddisfazione di Paolo nella sofferenza John Piper dice: “Dio è più glorificato in voi quando siete più soddisfatti in lui”. A mio avviso, questo non deve avvenire solo quando tutto va bene, ma anche quando soffriamo! In 1 Corinzi 12, ci troviamo di fronte a quella che è stato definito “il discorso del folle”. In 1 Corinzi 12 Paolo vuole riportare la chiesa di Corinto, influenzata negativamente dai falsi apostoli, a vedere nella loro giusta prospettiva spirituale la natura della potenza di Cristo in lui. A riguardo, David Garland scrive: “I falsi apostoli impediscono ai Corinzi di vedere come la potenza di Cristo è all'opera in lui e li allontanano dalla croce di Cristo. L'obiettivo di Paolo non è semplicemente quello di difendersi, ma di aiutarli a 'vedere le cose correttamente' attraverso la giusta lente spirituale”. Dalla seconda parte del v.9 vediamo la logica conclusione di Paolo su ciò che aveva detto prima, il senso parafrasato è: “Visto ch...

La nascita di Giovanni Battista (Luca 1:57-66)

 La nascita di Giovanni Battista (Luca 1:57-66) C'era un vecchio maestro di scuola che s’inchinava sempre solennemente davanti i suoi alunni in classe prima d’insegnare loro. Quando gli è stato chiesto perché lo facesse, lui rispose: “Perché non si sa mai cosa diventeranno questi ragazzi”. La nascita di ogni bambino è un parto di possibilità, la possibilità che possa diventare qualcosa, o qualcuno d’importante umanamente parlando, ma anche per il servizio a Dio. Giovanni Battista quando nacque, molti si chiedevano che cosa sarebbe stato perché la mano del Signore era su di lui fin dal suo concepimento e nascita. Continuiamo la nostra serie di predicazioni biografiche su Giovanni Battista. Luca riprende la storia riguardo della nascita di Giovanni Battista dopo la pausa dell’annunzio della nascita di Gesù a Maria da parte dell’angelo e la visita di Maria a casa di Elisabetta, dove rimase per tre mesi. Ora Luca racconta la nascita di Giovanni Battista. In questi versetti vediamo prim...

Giudici 10:16: La rimozione degli idoli da parte d’Israele

 Giudici 10:16: La rimozione degli idoli da parte d’Israele A causa dei peccati d’idolatria, la sua tendenza costante a fare ciò che è male agli occhi del Signore, come dice Barry Webb: “Sta andando di male in peggio!” (Giudici 10:6), Israele fu punito da Dio consegnandolo nelle mani dei Filistei e degli Ammoniti che li angariarono e oppressero per ben diciotto anni! (Giudici 10:6-8). Il peccato ha le sue conseguenze (cfr. per esempio Genesi 3:1-6;16-17; Romani 6:23), c’è un prezzo da pagare quando pecchiamo contro il Signore, e in questo caso il costo per Israele è stato alto. Secondo la loro consapevolezza della compassione del Signore, Israele è convinto che Egli esaudirà la loro richiesta di liberazione; allora gridarono al Signore per essere liberati, lo ha sempre fatto nonostante i peccati del popolo. Ma Dio in un primo momento disse loro di andare a gridare agli dèi che avevano scelto! I figli d’Israele non si scoraggiarono e riconobbero che avevano peccato (Giudici 10:13-15...

2 Corinzi 12:8-9: La supplicazione di Paolo riguardo la sua sofferenza

 2 Corinzi 12:8-9: La supplicazione di Paolo riguardo la sua sofferenza Spurgeon diceva: “La maggior parte delle grandi verità di Dio devono essere apprese con i problemi; devono essere bruciate in noi con il ferro rovente dell'afflizione, altrimenti non le riceveremo veramente”. Ci sono verità o aspetti caratteriali, o comportamentali, che impariamo solo con la sofferenza, per esempio lo scopo della sofferenza cronica di Paolo era che rimanesse umile (2 Corinzi 12:7) e imparare, per poi applicare, verità spirituali profonde come quella che vedremo in questa predicazione. Come abbiamo già visto nel v.7, Paolo aveva una sofferenza cronica che lui chiamava una spina nella carne, con questa predicazione vediamo come ha reagito. Quindi iniziamo con il vedere: I LA RAGIONE DELLA SUPPLICAZIONE Nel v.8 è scritto: “Tre volte ho pregato il Signore perché l'allontanasse da me”. La ragione della supplica è la liberazione della sofferenza cronica che Paolo aveva.

2 Corinzi 12:7: La sofferenza preventiva

 2 Corinzi 12:7: La sofferenza preventiva Il v. 7 è una logica conclusione dei vv.5-6; Paolo conclude il discorso sul vantarsi: non si vanta di se stesso anche se ne avesse i motivi, ma delle sue debolezze, nelle sue debolezze si dimostra perfetta la potenza del Signore (vv.1-10).  Altrove Paolo non parla delle sue capacità e dei suoi successi senza dare gloria a Dio (1 Corinzi 15:10; 2 Corinzi 3:5). Ogni vanto è una follia, ma poiché i Corinzi hanno udito molte vanterie da altri, Paolo decide che ne udranno alcune da lui (2 Corinzi 12:16).  Paolo difende il suo ministero contro i falsi apostoli impegnandosi in ironiche vanterie umane sulle sue responsabilità e sofferenze (2 Corinzi 11:16–33).  D. A. Carson scrive: “Paolo sta rispondendo ai visionari super-spirituali, che si affidavano alle storie della loro abilità spirituali e alle loro esperienze estatiche per rafforzare la loro autorità mentre deprecavano Paolo”. Paolo si vanta così perché vuole dimostrare l'assu...

Osea 2:21-23: La presenza del Signore

 Osea 2:21-23: La presenza del Signore  Il Signore non è assente dalla vita del Suo popolo! (cfr. per esempio Salmo 121; Isaia 41:10; Matteo 28:20; Ebrei 13:5). Questa è una delle più confortanti verità del cristianesimo che riguardano la nostra relazione con il Signore il Dio che ci ha creati! A.W. Tozer disse: “Quando cantiamo: ‘Attirami più vicino, più vicino, Signore benedetto’, non pensiamo alla vicinanza del luogo, ma alla vicinanza della relazione. È per gradi crescenti di consapevolezza che preghiamo, per una coscienza più perfetta della Presenza divina. Non abbiamo mai bisogno di gridare attraverso gli spazi a un Dio assente. Egli è più vicino della nostra anima, più vicino dei nostri pensieri più segreti”. Dunque, uno degli aspetti della relazione tra il Signore e il Suo popolo, è la Sua presenza dinamica. Nelle precedenti predicazioni abbiamo visto l’azione del Signore nell’abolire il Baalismo e il dare prosperità a Israele, che fidanzerà a Sé Israele, in questa pre...

Isaia 6:4-13: La conseguenza della visione della gloria del Signore a Isaia

  Isaia 6:4-13: La conseguenza della visione della gloria del Signore a Isaia Parlando che questo capitolo descrive Dio travolgente, Bob Fyall scrive: “Questo non è un semplice dio, confinato in una località o sfera di attività. Questo Dio regna mentre i poteri umani vanno e vengono. È il sovrano del cielo e della terra, la cui realtà sfolgorante penetra ovunque, qualunque cosa suggeriscano le apparenze esteriori. È essenzialmente santo e richiede santità dai suoi adoratori. Ciò ha implicazioni per la natura del nostro culto. Viviamo in un’epoca non deferente in cui ci relazioniamo in modo informale gli uni con gli altri. Ma spesso dimentichiamo che Dio è “alto ed elevato” e diventiamo molto disinvolti nel nostro approccio a lui. Tremare davanti a Lui non è un atteggiamento che ci riesce facile. A dire il vero, non vogliamo formalità pompose e tradizionalismo morto, e sappiamo che culture diverse esprimono il culto in modi diversi. Eppure, quando Isaia vede il Signore, non è divert...

Osea 2:19-20: Il Signore fidanzerà a Sé Israele

 Osea 2:19-20: Il Signore fidanzerà a Sé Israele Non so se esistono ancora gli auguri di fidanzamento tipo queste: "Oggi siete fidanzati è un giorno molto bello e speciale. Vi auguro che quello che provate oggi vi accompagni per tutta la vita". "Per la vostra proposta di fidanzamento vi auguro un futuro meraviglioso pieno di amore. Tanti auguri per questo viaggio intrapreso insieme".  "Tanti auguri a voi, siete una bellissima coppia che ha deciso finalmente di fidanzarsi ufficialmente". Ora due delle immagini che troviamo nella Bibbia della relazione tra Dio e il Suo popolo, è il fidanzamento e il matrimonio. Nella precedente predicazione abbiamo visto l’azione del Signore nell’abolire il Baalismo e il dare prosperità a Israele, la garanzia della sua sicurezza e tranquillità in due modi: farà un patto con gli animali e non permetterà le guerre. Oggi vedremo che il Signore fidanzerà a Sé Israele. Il Signore, ora si rivolge a Israele personalmente e direttam...

Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele

 Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele Stephen Charnock disse: “Essere Dio e sovrano sono inseparabili”. La Bibbia presenta il Signore come un Dio sovrano; se il Signore non fosse sovrano cesserebbe di essere Dio!  Layton Talbert dice: “La sovranità di Dio si riferisce al suo dominio assoluto e ineguagliabile su tutte le sue creature e sulle loro circostanze. Affermare che Dio è sovrano significa affermare che Dio regna universalmente e invincibilmente. La sovranità di Dio implica la sua proprietà assoluta (Genesi 14:22; Deuteronomio 10:14; Giobbe 41:11; Salmo 24:1), autorità (Salmo 47:2,7) e controllo (Giobbe 38–39; Geremia 5:22; Efesini 1:11) su ogni cosa”. In questi versetti vediamo l’azione del Signore per Israele che dimostrano la Sua sovranità. Dopo aver parlato del ristabilimento d’Israele da parte del Signore, quindi del Suo corteggiamento e della reazione del popolo, nei vv.17-23 si ritorna di nuovo all’azione del Signore. In questa predicazione vediamo due a...

Romani 15:4: Come conservare la speranza

 Romani 15:4: Come conservare la speranza Fëdor Dostoevskij disse: “Totalmente senza speranza non si può vivere. Vivere senza speranza significa cessare di vivere”. La speranza è una forte energia che ci motiva nella vita, e questo vale soprattutto con la vita cristiana. In questo versetto vediamo come conservare la speranza. Il contesto di questo passo è sull’unità dei credenti. I più forti devono sopportare le debolezze dei deboli e non agire per compiacere se stessi, ma per compiacere al prossimo nel bene per l’edificazione. Cristo è l'esempio perfetto di qualcuno che ha sempre agito considerando gli altri, anche a costo della morte (Romani 15:1–3).  Cristo ha ricevuto tutto e ha servito tutti, forti e deboli, Giudei e Gentili, e i cristiani devono fare lo stesso gli uni con gli altri (Romani 15:7–9).  Secondo Paolo, i cristiani Giudei dovrebbero essere grati per la fedeltà di Dio nel mantenere le promesse fatte a Israele.  I cristiani Gentili dovrebbero essere gr...