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Salmo 74:13-17: Il contenuto della lode a Dio

 Salmo 74:13-17: Il contenuto della lode a Dio Immagina di camminare in un tunnel buio, sentendoti perso e impaurito.  È così che si sentiva Asaf mentre affrontava l'oppressione dei Babilonesi.  Ma proprio come la luce alla fine del tunnel illumina il cammino, ricordare la potenza di Dio illumina la nostra vita donandoci nuova e fresca speranza.  Quando ricordiamo gli interventi storici della potenza di Dio, come la divisione del Mar Rosso, o la creazione dell'universo, come fece Asaf in questo salmo, ci viene ricordato che Lui è più grande delle nostre lotte, delle nostre sfide, dei nostri problemi e dei nostri nemici! Asaf ci insegna che una persona, o un popolo oppresso (la Giudea lo era dai Babilonesi) che soffre quando tutto sembra perduto, quando la speranza sembra svanire e il futuro appare oscuro e incerto, di rivolgere lo sguardo al passato, ricordando le grandi opere di Dio. Dovremmo ricordare sempre chi è Dio e cosa ha fatto nella storia biblica, ma anche ...

Salmo 74:12: Il contrasto tra la circostanza e Dio

 Salmo 74:12: Il contrasto tra la circostanza e Dio Immaginatevi di svegliarvi un giorno e scoprire che tutto ciò che avete amato è stato distrutto. La vostra casa, il luogo dove avete trascorso momenti felici con la vostra famiglia, è in rovine.  La vostra comunità (amici, parenti, conoscenti), unita e forte, è stata dispersa. Questo è ciò che hanno provato i Giudei quando Gerusalemme fu saccheggiata dai Babilonesi. Ma in mezzo a quella desolazione, il salmista Asaf ha trovato una speranza inaspettata; ha ricordato chi era Dio e cosa aveva fatto per il suo popolo in passato. Il modo migliore per affrontare la sofferenza con tutte le nostre perplessità è quello di concentrarci su chi è Dio e sulle Sue azioni storiche. Questo è il messaggio che troviamo nel salmo 74, dove il salmista Asaf, dopo aver descritto la devastazione di Gerusalemme, si concentra sulla maestà e il potere di Dio. Il salmista passa a ricordare le grandi opere che Dio ha compiuto in passato, quasi a voler r...

Salmo 74:4-11: Fino a quando?

 Salmo 74:4-11: Fino a quando?  Avete mai provato quella sensazione di essere sopraffatti da problemi che sembrano interminabili? O che i problemi non finiscono mai, che vengono uno dietro l’altro? Quando la sofferenza si protrae e le risposte tardano ad arrivare, è naturale rivolgersi a Dio con domande tipo: “Perché non interviene”, oppure “Fino a quando, Signore?” È proprio questo il grido angosciato del salmista Asaf, che visse in un periodo in cui Gerusalemme, il cuore del culto Ebraico con il suo tempio, fu saccheggiata e profanata dai Babilonesi.  In questo Salmo, Asaf dà voce al dolore e alla confusione di un popolo che si sente abbandonato da Dio. Ma la sua storia, scritta centinaia di anni fa, risuona ancora oggi nelle nostre vite, quando ci troviamo di fronte a sfide che sembrano insormontabili.  Nella precedente predicazione di questo salmo (vv.1-3) abbiamo visto la perplessità del salmista Asaf riguardo la situazione drammatica in cui si trovava Geru...

Salmo 74:1-3: Perché?

 Salmo 74:1-3: Perché? La tragedia umana continua a generare domande da sempre nella storia dell’umanità. Davanti certe situazioni tragiche, credenti e non credenti si sono chiesti e si chiedono, il perché.   La vita cristiana, dunque è fatta anche di domande, come vediamo nei vv.1 e 10-11. Di solito le domande che facciamo a Dio non sono fatte quando le cose vanno bene, ma quando abbiamo problemi, quando soffriamo, quando non vediamo vie di uscite e Dio non risponde alle nostre preghiere. Allora chiediamo a Dio: “Perché sta capitando tutto questo a me? Perché non rispondi? Perché mi hai abbandonato?” Oppure chiediamo al Signore: “Fino a quando durerà questa storia? Fino a quando mi farai soffrire?” Ora come diceva Timothy Keller: "La fede non elimina le domande. Ma la fede sa a Chi rivolgerle". La fede non implica una rinuncia al pensiero critico, o alla ricerca di risposte, ma consapevoli che li possa dare solo Dio, ci rivolgiamo a Lui. Il Salmo 74 è un potente lamento, un ...

2 Cronache 20:12: Dalla debolezza alla forza, come la preghiera di Giosafat può ispirarci

 2 Cronache 20:12: Dalla debolezza alla forza, come la preghiera di Giosafat può ispirarci “Dio nostro, non vorrai giudicarli? Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te!” Questa è una parte della preghiera del re Giosafat di Giuda. La cosa vitale da fare quando ti senti sopraffatto da qualche problema, è cercare l'aiuto sempre pronto del Signore senza temere le brutte circostanze! (Salmo 46:1-3; 121) Come ci insegna Giosafat, in tempi difficili, ai confini della disperazione, la prima cosa da fare è cercare il soccorso divino in preghiera, non come ultima risorsa, ma come atto di fede e di riconoscimento della Sua sovranità da cui dipende la tua storia, la tua vita! In questo passaggio, il re Giosafat sta pregando Dio mentre affronta una grande coalizione di nemici (Moabiti, Ammoniti, Edomiti) che minacciano il suo regno.  Questa alleanza rappresentava una minaccia senz...

Marco 6:26: Una promessa avventata

 Marco 6:26: Una promessa avventata  “Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no”. Promessa avventata Passione e orgoglio accecano Scelta malvagia Questa poesia in stile Senryu sintetizza questa predicazione. Vediamo il contesto di questo versetto. Il re Erode organizzò una festa di compleanno che si concluse con una nota molto amara.  Durante un ballo, Salomè (secondo lo storico Giuseppe Flavio), la figlia di Erodiada, moglie di Erode, che era stata sposata con il fratello di questo Filippo, dopo che Erode le disse con giuramento: “Chiedimi quello che vuoi e te lo darò” (Marco 6:22-23), lei consigliatasi con la madre, gli chiese la testa di Giovanni Battista in quel momento su un piatto (Marco 6:24-25).  Il rancore è stato il motore principale di questa tragedia. Come dice un proverbio italiano: “Chi di rancore è pieno mastica sempre veleno”; evidentemente Erodiada “masticava veleno” contro il profeta, pe...

Giobbe 2:9: Un consiglio insensato!

   Giobbe 2:9: Un consiglio insensato! Kristin Armstrong scrive: “Spesso le circostanze della vita ci portano in luoghi in cui non avremmo mai avuto intenzione di andare. Visitiamo alcuni luoghi di bellezza, altri di dolore e desolazione”. La vita non segue un percorso lineare e prevedibile. Le circostanze possono cambiare improvvisamente, portandoci in circostanze inaspettate che non avremmo mai scelto, alcune sono meravigliose che ci riempiono di gioia e gratitudine, altre dolorose che ci mettono alla prova. Cerchiamo di evitare a tutti i costi la sofferenza, passiamo tutta la nostra vita a cercare di evitarla, ma la sofferenza fa parte della condizione umana.  Non esiste un uomo, o una donna di Dio, che non abbia sofferto, o soffrirà! Tutti noi abbiamo sofferto, stiamo soffrendo, o soffriremo, ma il punto è: come reagiamo alla sofferenza? Tutto ci può essere portato via, ma abbiamo la libertà di scegliere come reagire alla sofferenza! “Ma lascia stare Dio, e muori!” ci...

1 Samuele 15:24: La disobbedienza di Saul - lezioni sulla fedeltà a Dio

 1 Samuele 15:24: La disobbedienza di Saul - lezioni sulla fedeltà a Dio “Allora Saul disse a Samuele: ‘Ho peccato, perché ho trasgredito il comandamento del SIGNORE e le tue parole, perché ho temuto il popolo, e ho dato ascolto alla sua voce’”. Cosa spinge un uomo scelto da Dio a disobbedire così apertamente come Saul?  Cosa possiamo imparare da questa storia millenaria? Cercherò di dare delle risposte a queste domande. Intanto vediamo il contesto di questo versetto. Gli Amalechiti caddero sotto la stessa maledizione di quelle nazioni Cananee che dovevano essere distrutte (1 Samuele 15:1–3; cfr. Esodo 17:8–16; Deuteronomio 20:16–18; 25:17–19). L’obbedienza di Saul fu messa alla prova ancora una volta e ancora una volta fallì. Il suo potere regale non gli dava il diritto di modificare le istruzioni date da Dio per adattarle a se stesso, Saul disobbedì agli ordini del Signore degli eserciti (1 Samuele 15:4–9).  Dio comunicò a Saul tramite Samuele le conseguenze della sua d...

2 Cronache 30:10: “Da Gerusalemme a Zabulon – un viaggio di fede e persecuzione”

 2 Cronache 30:10:  “Da Gerusalemme a Zabulon – un viaggio di fede e persecuzione” “Quei corrieri, dunque, passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro e li derideva”. Questo passo biblico ci trasporta in un periodo di profonda divisione e disobbedienza in Israele.  Il regno d’Israele si era diviso in due regni quello del sud - Giuda e quello del nord – Israele, o Efraim. Il re di Giuda, Ezechia, con un cuore rivolto a Dio, decide di ristabilire la celebrazione della Pasqua, un atto di rinnovato patto con il Signore, una festa che non veniva osservata da molti anni.  Ezechia mandò messaggeri (corrieri) in tutta la terra di Israele con un messaggio che invitava le persone a pentirsi dalla loro infedeltà, a convertirsi al Signore e a venire a Gerusalemme per osservare la Pasqua (2 Cronache 30:1-9). Il messaggio non solo non è stato accolto, ma quei messaggeri furono beffeggiati e derisi. I...

Proverbi 1:5: La persona saggia

Proverbi 1:5: La persona saggia “Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne otterrà buone direttive”. Il libro dei Proverbi fa parte della letteratura sapienziale dell’Antico Testamento.  Nella cultura Ebraica, la saggezza era altamente valorizzata e considerata un dono divino.  Questo versetto riflette l’importanza che la società attribuiva all’apprendimento continuo e alla crescita personale; racchiude in sé profonde verità sulla natura della saggezza e su come possiamo coltivarla nelle nostre vite. In un mondo dominato da informazioni rapide, opinioni forti e la tendenza a parlare più che ad ascoltare, questo antico proverbio ci sfida a riconsiderare il nostro approccio all’apprendimento e alla crescita personale.  Il nostro testo descrive una persona veramente saggia. Il saggio (ḥākām) in questo versetto, è colui che ha capacità di comprensione e discernimento (cfr. per esempio Proverbi 10:8), è colui che è dotato di ragione e la usa, ...