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Luca 5:33-39. La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi.

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Luca 5:33-39. La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi. Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

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La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.

Luca 1:57-66: La nascita di Giovanni Battista.

                                          Luca 1:57-66: La nascita di Giovanni Battista. C'era un vecchio maestro di scuola che s’inchinava sempre solennemente davanti i suoi alunni in classe prima d’insegnare loro. Quando gli è stato chiesto perché lo facesse, lui rispose: “Perché non si sa mai cosa diventeranno questi ragazzi”. La nascita di ogni bambino è un parto di possibilità, la possibilità che possa diventare qualcosa, o qualcuno d’importante umanamente parlando, ma anche per il servizio a Dio. Giovanni Battista quando nacque, molti si chiedevano che cosa sarebbe stato perché la mano del Signore era su di lui fin dal suo concepimento e nascita. Continuiamo la nostra serie di predicazioni biografiche su Giovanni Battista. Luca riprende la storia riguardo della nascita di Gi...

La nascita di Giovanni Battista (Luca 1:57-66).

                                           La nascita di Giovanni Battista (Luca 1:57-66). Continuiamo la nostra serie di predicazioni biografiche su Giovanni Battista. Giovanni Battista quando nacque, molti si chiedevano che cosa sarebbe stato perché la mano del Signore era su di lui fin dal suo concepimento e nascita. Luca riprende la storia riguardo della nascita di Giovanni Battista dopo la pausa dell’annunzio della nascita di Gesù a Maria da parte dell’angelo e la visita di Maria a casa di Elisabetta, dove rimase per tre mesi. Ora Luca racconta la nascita di Giovanni Battista.

Il compito del medico (Matteo 9:12).

Il compito del medico (Matteo 9:12). Jean Bourgeois, un alpinista belga, il 30 dicembre 1982, cadde per 164 metri da un'altezza di 6000 metri sul versante tibetano dell'Everest. Pensavano che fosse, ma Bourgeois alla fine si presentò in un villaggio tibetano. Gli abitanti del villaggio hanno chiesto: Sei fosse uno Yeti (l’abominevole uomo delle nevi). Dopo aver spiegato la sua situazione, gli abitanti del villaggio gli diedero da mangiare, riparo, e cure mediche e gli organizzarono il viaggio nel Nepal. Questa storia vera c’introduce alla predicazione di oggi riguardo la misericordia che noi dovremmo avere e che Gesù ci ha insegnato con la Sua vita. La parabola del “compito del medico”, si trova anche in Marco (Marco 2:13-17) e in Luca (Luca 5:27-32). A differenza della prima parabola sul medico(Luca 4:23-24), l’idea principale che troviamo qui è la missione di Gesù: Gesù è venuto nel mondo per i peccatori! Da qui poi Gesù evidenzia la misericordia che dovrebbe caratterizz...

La parabola del medico (Luca 4:23-24).

 La parabola del medico (Luca 4:23-24). Iniziamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. La prima parabola in sequenza di tempo, che la Scrittura registra, è proprio la parabola di questo testo, anche se qui la parola è stata tradotta con “proverbio”. La parola “proverbio” (parabolēn) è la stessa parola per indicare le parabole (greco parabolē, ebraico māshāl -parabola, confronto, illustrazione), copre una vasta gamma di significati (detto, motto scherzoso, similitudine, indovinello, proverbio, oracolo), qui ha una speciale applicazione per un proverbio preciso che comporta un confronto. Una parabola paragona un oggetto naturale con un oggetto spirituale, al fine di insegnare una verità teologica. A volte può prendere la forma di un proverbio come in questo caso. Noi vediamo in questa predicazione tre aspetti di questa parabola: il contesto della parabola, il contenuto della parabola, e la connessione alla parabola. Iniziamo con:

Prove sull’esistenza di Dio

Prove sull’esistenza di Dio Paul Little disse: “Tra le domande che esigono una risposta, nella vita umana, non ce ne una più profonda di quella circa l’esistenza o meno di Dio”.  Dio abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto né mai può vedere (1 Timoteo 6:16), come possiamo essere sicuri che Dio esista veramente? La domanda è: Dio può essere provato, dimostrato? Quali sono le prove, gli argomenti per l’esistenza di Dio? Certo ci sono delle argomentazioni che dimostrano l’esistenza di Dio, ma l’esistenza di Dio non dipende dalle prove razionali, e la sua esistenza, come la verità della fede cristiana non dipende sulla base del successo, o del fallimento delle nostre argomentazioni. Nonostante ciò, gli argomenti non sono privi di significato, perché confermano la fede. Essi confermano ciò che la fede riconosce o sa riguardo l’esistenza di Dio, perciò le prove o argomentazioni razionali non sono inseparabili o indipendenti dalla fede. Quali prove abbiamo allora? Ved...

Le argomentazioni filosofiche riguardo l’esistenza di Dio.

Le argomentazioni filosofiche riguardo l’esistenza di Dio. Una cosa è presentare i fatti, un'altra è riceverli. Si racconta la storia di un principe birmano che ha avuto una conversazione, tanti anni fa, con un visitatore che veniva dall’Europa. Il visitatore disse al principe, che in Europa ci sono fiumi che d’inverno una persona ci può camminare sopra. Il principe non aveva mai visto il ghiaccio, o la neve e non aveva mai vissuto un giorno freddo, quindi non credeva al visitatore che stava dicendo la verità . Egli disse: " Anche se tutto il mondo mi dicesse questo, io non credo che una persona possa camminare su un fiume d’inverno”. I fatti erano stati presentati a lui, ma lui ha rifiutato di credere. Si possono presentare dei fatti riguardo a Dio, ma non significa che crederanno tutti coloro a cui, questi fatti, sono presentati. Ci sono alcune argomentazioni filosofiche riguardo l’esistenza di Dio.

Gli elementi essenziali della devozione a Dio.

Gli elementi essenziali della devozione a Dio. L’atteggiamento personale verso Dio che si traduce in azioni che gli sono gradite, nel Nuovo Testamento è chiamato: pietà, nel senso di devozione (eusebeia 1 Timoteo 2:2; 4:7-8; 6:3-6,11; Tito 1:1; 2 Pietro 1:3, 6-7; 3:11 ). La devozione non tocca solo le emozioni, non si riferisce solo alla preghiera e alla meditazione della Bibbia, elementi importanti della nostra spiritualità, ma è anche altro. La devozione è la vita donata a Dio (Romani 12:1), indica colui, o colei che non vive più secondo la propria volontà, i propri desideri, o il modo, le tendenze e il sistema di pensiero di questo mondo (Galati 2:20; 1 Giovanni 2:15-17). Ma vive secondo la volontà di Dio, che mette Dio sopra ogni cosa (Luca 14:25-27), che lo serve unicamente ed esclusivamente ogni giorno, in ogni aspetto della propria vita per la gloria di Dio (1 Corinzi 10:31). Dio è al centro dei suoi pensieri sempre, Dio è lo scopo della Sua vita (Filippesi 1:21). Tre sono...

Luca 1:18-25: L ’incredulità di Zaccaria.

Luca 1:18-25: L ’incredulità di Zaccaria. Horatius Bonar un predicatore scozzese vissuto nel 1800 riguardo l’incredulità disse: “In ogni incredulità ci sono queste due cose: una buona opinione di sé e una cattiva opinione di Dio”. Quando una persona è incredula, mette sé stesso prima di Dio, crede di più a sé stesso che in Dio. Certo anche noi credenti possiamo avere momenti d’incredulità, dubitiamo della Parola o delle promesse di Dio proprio come Zaccaria, e questo avviene perché guardiamo la nostra vita, gli altri e le circostanze, o le condizioni solo da un punto di vista umano e non da quello di Dio. In questa predicazione vediamo il pessimismo di Zaccaria, la punizione di zaccaria e la promessa mantenuta.