Non è finita fino a quando non è finita
Non è finita fino a quando non è finita
Stavo guardando una partita di calcio inglese, siamo quasi alla fine della partita. Si sa che nel calcio inglese può succedere di tutto negli ultimi minuti, e anche se una squadra è sotto due goal, può sempre recuperare, o addirittura vincere.
Così sottolineando questo concetto, il telecronista dice: “Non è finita fino a quando non è finita”, per sottolineare che la squadra che perde può avere sempre la speranza di pareggiare e addirittura vincere.Oggi voglio condividere con voi la verità profonda racchiusa in una questa frase apparentemente semplice: “Non è finita fino a quando non è finita.”
Queste parole portano in sé una forza incredibile, una chiamata alla speranza da un punto di vista cristiano, che risuona attraverso tutta la Bibbia.
Oggi esploreremo questa verità attraverso tre punti che iniziano con la lettera P.
Cominciamo con la prima P:
I LA PROSPETTIVA DI DIO È ETERNA
Se, come dice Thomas Adams: “Il mondo ha avuto inizio con il tempo e il tempo con esso”, Dio invece è eterno (cfr. per esempio Salmo 90:2; 93:2; 1 Timoteo 1:17) e quindi la Sua prospettiva è eterna.
Quando guardiamo il mondo con gli occhi dell’eternità, tutto assume una dimensione completamente diversa. Quello che per noi appare incerto, per Dio è già compiuto.
Consideriamo alcune implicazioni di questa prospettiva eterna:
A) Il piano di Dio è immortale
Immagina un architetto che progetta un grattacielo. Prima ancora che venga posta la prima pietra, ogni dettaglio esiste già nella sua mente: dalle fondamenta al tetto, ogni stanza, ogni finestra.
Certo, un architetto può sbagliare, avere problemi e ciò che progetta non è eterno, ma il progetto di Dio è completo, perfetto, immortale!
Nonostante tutte le apparenze contrarie, Dio ha un disegno prestabilito da sempre per questo mondo in bancarotta.
A. W. Pink diceva: “Dio sta realizzando il suo scopo eterno, non solo nonostante l’opposizione umana e satanica, ma per mezzo di esse.”
Non ci sono sorprese nel calendario di Dio - non è mai colto da imprevisti o emergenze, non è mai impreparato, perché tutto era già determinato nella Sua volontà sovrana dall’eternità - ogni momento della storia umana era già scritto nel Suo libro eterno!
Corrie Ten Boom affermava: “Dio non ha problemi, solo piani.”
Per Dio tutto ciò che si manifesta nel tempo era già presente nella Sua mente eterna.
Dio aveva già pianificato tutto per tutti i tempi della storia dell’umanità, anche la tua nascita, vita e salvezza (cfr. per esempio Geremia 1:5; Romani 8:28-29; Efesini 1:4; 3:11; 2 Timoteo 1:9).
La tua vita non è una bozza. È un capolavoro eterno del Signore!
Il Salmo 139:16 dice: “I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti
scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.”
Tu non sei un errore. Sei un’intenzione eterna! Non sei un prodotto del caso, ma il frutto di un disegno divino.
Questo versetto rivela una verità straordinaria: Dio aveva già pianificato la tua intera esistenza prima ancora che tu nascessi.
Non alcuni giorni, ma TUTTI i giorni della tua vita erano già scritti nel registro eterno di Dio. Ogni momento della tua esistenza, dalla nascita alla morte, era già prestabilito nel Suo proposito divino.
“Quando nessuno d’essi era sorto ancora.”
Questa è la chiave dell’eternità del disegno divino. Dio ha pianificato la tua vita completa prima che il primo giorno della tua esistenza iniziasse.
La tua nascita, la tua vita, le tue circostanze - tutto era già determinato dall’eternità.
Dio non improvvisa. Dio pianifica. Nulla ti accade per caso!
Il progetto di Dio per la tua vita, inclusa la tua salvezza, è immortale perché esisteva prima del tempo, ed è immutabile perché è già scritto nel Suo libro eterno.
Il piano di Dio non invecchia, non si logora, non ha bisogno di aggiornamenti! È come un diamante eterno che attraversa i millenni senza perdere un grammo della sua brillantezza.
Dunque, la prospettiva di Dio è diversa dalla nostra. Per Lui mille anni sono come un giorno (2 Pietro 3:8).
I Suoi tempi non sono i nostri tempi. Dio non è mai in ritardo. È sempre puntuale secondo il Suo orologio eterno, sempre esattamente dove deve essere, quando deve esserci (Ebrei 4:14-16).
Questo ci aiuta a saper aspettare con fiducia i tempi di Dio.
Se Abramo ha aspettato venticinque anni per Isacco, se Giuseppe ha sofferto tredici anni, se Davide ha sperato anni prima di regnare… anche tu puoi fidarti.
Il tuo futuro non è una scommessa, è una certezza scritta con inchiostro eterno.
Se Dio ha pianificato la tua salvezza prima della creazione, pensi davvero che si sia dimenticato di te oggi?
Allora: non temere il domani. È già stato scritto da una mano che ti ama.
Cammina oggi con fiducia. Il tuo futuro è già custodito nel cuore di Dio.
Ogni giorno della tua vita è parte del disegno di Dio.
Ma se il piano di Dio è immortale, esistente dall’eternità, questo ci porta a una seconda verità fondamentale: se qualcosa esiste da sempre, non può cambiare. Ciò che è eterno è anche immutabile, quindi:
B) Il piano di Dio è immutabile
Dio è immutabile (Malachia 3:6) e lo sono anche i Suoi piani preparati dall’eternità!
Ebrei 6:17 dice: “Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l’immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento.”
Questo versetto ci rivela che il proposito di Dio è immutabile. Non si tratta semplicemente di una volontà momentanea, ma di una decisione eterna, deliberata e sovrana.
Il termine greco “volendo” (boulomenos – presente medio participio) è strettamente legato a “proposito” (boulēs), e insieme esprimono non solo la volontà di Dio, ma anche la Sua intenzione profonda e irrevocabile.
Dio non agisce per impulso, ma secondo un disegno che ha stabilito da sempre. È il segno di una volontà che non si limita a desiderare, ma che decide e realizza.
Nel caso di Abramo, Dio fece una promessa: lo avrebbe benedetto e moltiplicato grandemente. Abramo vide il compimento iniziale di questa promessa nella nascita di Isacco, e nel fatto che Dio lo risparmiò quando gli chiese di offrirlo in sacrificio.
Da Isacco sarebbe nata una grande discendenza: il popolo di Israele e il Messia Gesù. (Genesi 22:15–18; Galati 3:6-18; Ebrei 11:17–19).
Il verbo greco “mostrare” (epideixai – infinito attivo aoristo) suggerisce lo scopo, una rivelazione intenzionale: Dio desidera che gli eredi della promessa comprendano chiaramente la solidità del Suo disegno.
Non solo lo ha stabilito, ma lo ha anche garantito con un giuramento, che non è semplicemente un gesto formale, ma un gesto di impegno, di profonda cura e attenzione verso coloro che devono ricevere la promessa con lo scopo di rafforzare la nostra fiducia.
Ecclesiaste 3:14: “Tutto ciò che Dio fa è per sempre; niente vi si può aggiungere, niente togliere.”
Il progetto di Dio non può fallire, non può essere migliorato, non può essere sabotato. È un decreto eterno che si compie con assoluta certezza, è immutabile!
Supporre che Dio cambi progetto a seconda delle circostanze significherebbe renderlo dipendente dalle mutevoli volontà delle Sue creature. Ma Dio è perfetto, e la perfezione include l’immutabilità.
Come ha scritto Augustus H. Strong, negare l’immutabilità del piano divino equivale a negargli un attributo essenziale della Sua natura, il teologo scrive così: “Supporre che Dio abbia una moltitudine di piani e che modifichi il suo piano a seconda delle esigenze della situazione, significa renderlo infinitamente dipendente dalle mutevoli volontà delle sue creature e negargli un elemento necessario della perfezione, ovvero l’immutabilità.”
Il piano di Dio non cambia. Non si adatta. Non si corregge.
Dio non ha bisogno di ripensamenti. Non ha bisogno di aggiustamenti, di cambiare i Suoi piani!
Molto spesso i nostri progetti possono cambiare: a volte gli studi, il lavoro, le vacanze, devono subire dei mutamenti forse perché siamo stati superficiali nei calcoli, non abbiamo avuto discernimento, forse perché abbiamo fatto il passo più lungo della gamba ci siamo incamminati in un qualcosa più grande delle nostre possibilità.
Ma ciò che Dio ha determinato Lui realizzerà sicuramente, il Suo progetto è immutabile!
Dio non rivede e cambia il proprio progetto! Dio non lo fa mai, non ne ha bisogno, perché sono perfetti fin dall’eternità, e perché sono concepiti sulla base di una conoscenza e di un controllo totale, che si estendono a tutte le cose e di tutti i tempi (passato, presente e futuro), in questo modo non possono esservi emergenze improvvise o sviluppi imprevisti che lo colgano di sorpresa.
Per esempio, il sacrificio di Gesù non è stato un piano fatto per tappare il buco del peccato dopo che Adamo ed Eva peccarono, ma tutto faceva parte del Suo disegno prima della creazione come ci dice 1 Pietro 1:18-20.
Il piano di Dio non è solo immortale, immutabile:
C) Il piano di Dio è infallibile
Quando tutto sembra instabile, il Suo proposito resta saldo.
Nel Salmo 33:11 è scritto: “La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d’età in età.” (cfr. per esempio Giobbe 23:13; Proverbi 19:21).
Quest’affermazione rivela una verità fondamentale: mentre i progetti umani sono fragili - soggetti al tempo, alle circostanze, ai cambiamenti improvvisi - i piani di Dio trascendono ogni limitazione temporale.
La Sua volontà non è influenzata dalle stagioni della storia né dalle tempeste dell’esistenza.
Ciò che Egli ha stabilito nel Suo cuore eterno si realizza infallibilmente attraverso le generazioni, offrendo al credente una roccia incrollabile su cui fondare la propria fede.
In questo modo, il progetto di Dio si rivela non solo immortale, immutabile, ma anche infallibile.
È un piano che attraversa le generazioni, che si compie con grazia e fedeltà, e che ci invita a confidare con fermezza nella sua realizzazione.
Isaia 46:9-11 dice: “Ricordate il passato, le cose antiche; perché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me. Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà; chiamo da oriente un uccello da preda, da una terra lontana l’uomo che effettui il mio disegno. Sì, io l'ho detto e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò.” (cfr. per esempio Giobbe 42:2; Isaia 14:24).
Questa non è semplice preveggenza, ma sovranità attiva.
Dio non si limita a osservare passivamente il dispiegarsi degli eventi - li orchestra.
Nulla accade per caso o coincidenza; ogni circostanza, anche la più inaspettata, è tessuta nel grande “tappeto” del Suo disegno eterno.
Persino quando usa “strumenti inaspettati” lo fa per compiere i Suoi propositi immutabili.
Il tempo è il teatro in cui si rappresenta ciò che Dio ha già scritto nell’eternità.
Quello che Dio compie nel tempo ha le sue radici nell’eternità. Tutto ciò che ha progettato “prima della fondazione del mondo” (cfr. per esempio Matteo 13:35; 25:34; Efesini 1:4,11; 1 Pietro 1:20; Apocalisse 13:8) trova la sua realizzazione nella storia con precisione matematica.
La volontà di Dio non è un’opzione tra tante: è la rotta sicura nel mare incerto dell’esistenza.
In un mondo segnato da incertezza, cambiamenti improvvisi e delusioni, sapere che “il piano di Dio è infallibile” offre al credente una roccia su cui poggiare la propria fede.
Il tempo non modifica ciò che Dio ha decretato nell’eternità!
Quando le circostanze sembrano sfuggire al controllo, questa verità ci ricorda che nulla accade al di fuori della volontà sovrana di Dio.
Non significa che tutto sarà facile o privo di dolore, ma che ogni cosa, anche quella che non comprendiamo, è parte di un disegno eterno, buono e perfetto.
Quando affronti una perdita, una malattia o una porta che si chiude, puoi confidare che Dio non è sorpreso né assente. Il Suo progetto è all’opera anche lì nelle circostanze difficili da comprendere.
Nei momenti di attesa, quando le preghiere sembrano non avere risposta, questa verità ti invita a perseverare, sapendo che Dio realizza ogni cosa al tempo opportuno (Ebrei 4:14-16) secondo un calendario eterno che trascende la nostra comprensione limitata.
Quando sei tentato di pensare che la tua vita non abbia senso o direzione, non dimenticare che sei parte di un disegno eterno, pianificato da Dio prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4).
Non tutto ciò che è difficile è necessariamente sbagliato; non tutto ciò che è doloroso è necessariamente distruttivo.
Questa certezza non elimina il dolore, ma lo trasforma: da ostacolo a occasione per confidare più profondamente nel Signore.
Quando non capisci il ‘perché’, fidati del ‘Chi’ - Dio non sbaglia mai.
Dio non ci deve spiegazioni complete e probabilmente non saremmo in grado di comprenderle nella loro totalità. Ciò che ci offre è qualcosa di infinitamente più prezioso - Sé Stesso: la Sua presenza, la Sua fedeltà, la Sua immutabile bontà.
Dio non si presenta come uno spettatore passivo della storia, né un dio tra tanti, ma come il Suo autore e Signore.
Non solo ha creato il mondo, ma ha anche tracciato il suo corso, annunciando l’esito sin dal principio. La Sua parola non è teoria, ma azione.
Ciò che Egli ha formato, lo realizzerà e questo ci porta a considerare ora:
II LA PROVVIDENZA DI DIO ORCHESTRA TUTTO
Dio non è soltanto il compositore della grande sinfonia della storia, ma anche il direttore d’orchestra che guida ogni strumento al momento giusto, e la sala da concerto in cui risuona ogni nota!
Vediamo due aspetti della provvidenza di Dio, la prima è:
A) La provvidenza di Dio definita
La cultura in cui viviamo, ha poco spazio nei suoi pensieri per la provvidenza di Dio, si crede che Dio non esista, o se esiste non si occupa dell’universo e dell’umanità.
Le chiese ne sono influenzate, infatti, questa parola e ciò che implica, è scomparsa dal loro vocabolario.
John Piper in una predicazione sulla provvidenza di Dio ha detto: “La mia ipotesi è che la maggior parte di voi non usi molto la parola provvidenza nel proprio vocabolario”.
Ma cos’è esattamente la provvidenza?
La provvidenza divina ci insegna come Dio governa e dirige tutte le cose verso il compimento dei Suoi propositi eterni.
La provvidenza di Dio ci rivela che nulla avviene per caso sulla terra (Proverbi 16:33; Lamentazioni 3:37), ma tutto è sotto il controllo della mano invisibile di Dio (Salmo 103:19; Efesini 1:11) per la Sua gloria (Romani 11:36) e il bene del Suo popolo (Romani 8:28)!
Se vogliamo dare una definizione: “La provvidenza di Dio è l’efficace funzionamento del Suo potere, l’atto onnipotente della Sua volontà, che Egli sostiene, preserva, governa, e dispone di tutte le cose, gli uomini e le loro azioni, la natura e tutti gli eventi, ai fini che Egli ha in serbo per loro a lode della gloria della Sua grazia e per il bene del Suo popolo”.
Quindi, la provvidenza di Dio opera su tre livelli fondamentali:
• Preservazione (mantiene tutto in esistenza),
• Concorso (coopera con le cause seconde)
• Governo (dirige tutto verso i Suoi fini).
Consideriamo in modo particolare il governo di Dio, cioè Dio è sovrano e in controllo su tutto secondo i Suoi piani.
Romani 8:28 dice: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.”
Pensiamo alla storia di Giuseppe. I suoi fratelli lo vendettero come schiavo, fu accusato ingiustamente e gettato in prigione. Per anni sembrò che Dio lo avesse dimenticato. Ma Dio stava orchestrando ogni dettaglio per fare di lui il salvatore d’Egitto e della sua famiglia e anche di quella che sarebbe diventata la Nazione d’Israele.
Giuseppe stesso disse ai suoi fratelli: “Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso” (Genesi 50:20).
“Nulla neanche il più piccolo atomo, sfugge all’attenzione e al controllo di Dio” scrisse Jerry Bridges.
Se anche una sola molecola, o un evento qualsiasi, non fosse sotto il controllo di Dio, Dio cesserebbe di essere Dio! E cesserebbe di essere sovrano su tutto!
Wilson Benton a proposito disse: “Se qualcosa in questo mondo è il risultato del caso allora Dio non è sovrano su tutto”.
La Bibbia dice che Dio è l’Alfa e l’Omega (Apocalisse 1:8; 21:6).
“Alfa e Omega” è la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, come per noi italiani è dalla “A alla Z”.
“Alfa e Omega” è una figura retorica conosciuta come “merismo” in cui l’inizio e la fine di una serie sono nominati con lo scopo di enfatizzare tutto ciò che viene in mezzo, fa riferimento a tutto ciò che si trova tra queste due lettere.
Il punto cruciale è questo: il Signore Dio è sovrano su tutto il tempo e la storia.
Non sei in balia del caos. Sei nel cuore di un disegno eterno.
Dio è il Signore, l’inizio di tutta la storia come anche della fine della storia, ed è il Signore di tutto quello che c’è in mezzo tra l’inizio e la fine.
Quindi, “l’Alfa e l’Omega” indica la totalità, il controllo di Dio su tutta la storia.
Nulla sfugge al Suo controllo, nulla lo sorprende, nulla lo devia, nulla lo indebolisce.
Questo ci porta a considerare, infine:
B) La provvidenza di Dio determinata e dinamica
Dio è perennemente all’opera!
Anche se non vediamo l’opera di Dio che si intreccia con quella dell’uomo, percepiamo solo l’attività umana che sembra che crea e definisca la storia, Dio comunque è sempre all’opera anche se le Sue orme non sono visibili (Salmo 77:19).
Gesù rispondendo ai suoi avversari dichiara: “Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero”. (Giovanni 5:17).
“Opera” (ergazetai – presente attivo indicativo) indica che costantemente e veramente Dio sta lavorando nella creazione.
Come già considerato, la provvidenza di Dio è come una consegna perfetta: non arriva in anticipo, né in ritardo.
Ogni benedizione, ogni prova, ogni promessa, ogni svolta arriva “nella pienezza del tempo”. (cfr. per esempio Marco 1:15; Galati 4:4).
La provvidenza di Dio sa esattamente quando è il momento giusto per ogni cosa!
Ecclesiaste 3:1 ci ricorda: “Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo.”
La provvidenza di Dio non è casuale né improvvisata - è determinata, cioè, stabilita con precisione e intenzionalità.
Ecclesiaste 3:1 ci ricorda che ogni evento ha il suo tempo designato - non solo nella storia dell’umanità, ma anche nella vita personale di ciascuno.
Come Dio ha scelto il momento perfetto per mandare Suo Figlio, così sceglie il tempo giusto per agire in ogni situazione.
E allora:
• Abbi fede nei tempi di Dio
Quando le cose non accadono come vorremmo, possiamo ricordare e fidarci che Dio ha un tempo preciso per ogni cosa.
Non siamo dimenticati: siamo nel Suo calendario.
• Sii paziente nei momenti di attesa
L’attesa non è tempo perso. È spesso il luogo dove Dio prepara il cuore, le circostanze e le persone. Possiamo vivere l’attesa con fede, non con frustrazione.
• Riconosci la Sua mano nella quotidianità
Anche se non vediamo miracoli evidenti, Dio è all’opera nei dettagli della nostra vita: nelle conversazioni, nelle opportunità, nei cambiamenti.
• Accetta ciò che non comprendi
Non sempre capiamo il “perché” di certe situazioni, ma possiamo fidarci del “quando” e del “come” Dio interviene. La fede ci invita a riposare nella Sua saggezza.
• Vivi con speranza
Sapere che Dio ha un piano preciso ci libera dall’ansia del controllo. Possiamo affrontare il futuro con serenità, sapendo che nulla è fuori dal Suo sguardo.
Infine, un’altra P di grande incoraggiamento è:
III LA PROMESSA DI DIO NON FALLISCE MAI
“Dio scrive con una penna che non sbaglia mai, e firma con una mano che non trema.”
Questa celebre frase di Charles Spurgeon racchiude la profonda sicurezza che possiamo avere nelle Sue promesse.
Grazie alla Sua provvidenza, Dio adempirà tutte le Sue promesse.
Le promesse di Dio non sono semplici parole, ma il fondamento su cui poggia la nostra speranza.
Analizziamo tre aspetti fondamentali di queste promesse.
A) La promessa di Dio è permanente
La promessa di Dio è permanente perché Dio è fedele!
La fedeltà di Dio non dipende dalle circostanze, ma dal Suo carattere.
“Le promesse di Dio non sono altro che il patto di Dio di essere fedele al suo popolo. È il suo carattere che rende valide queste promesse” (Jerry Bridges).
Numeri 23:19 dice: “Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d’uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?” (cfr. per esempio 1 Samuele 15:29; Salmo 110:4; Geremia 4:28; 20:16; Ezechiele 24:14; Zaccaria 8:14; Romani 11:29).
Ebrei 10:23 dice: “Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.” (cfr. per esempio Salmo 145:13; Lamentazioni 3:22-23; 1 Corinzi 1:9; 2 Timoteo 2:13).
Ebrei 10:23 ci invita a tenere salda la nostra speranza, non come un sentimento incerto, ma come una confessione attiva e perseverante, fondata sulla fedeltà incrollabile di Dio.
Non è la forza della nostra fede che garantisce il compimento delle promesse, ma la veracità di Colui che le ha fatte.
Qui emerge la perfetta coerenza morale di Dio. Mentre l’uomo è soggetto a errore, cambiamento di opinione, contraddizione, Dio rimane costantemente fedele alla Sua natura.
Ogni parola di Dio porta il sigillo dell’autorità assoluta; ogni Sua promessa è degna di fiducia incondizionata.
Non esiste in Lui ombra di variazione o instabilità (cfr. per esempio Giacomo 1:17).
In secondo luogo:
B) La promessa di Dio è produttiva
In Isaia 55:10-11 è scritto: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.”
Quando Dio parla, ciò che predice, o promette si realizza inevitabilmente!
La Parola di Dio non è un discorso vuoto né una fantasia religiosa, ma una dichiarazione potente e concreta che porta con sé tutta l’autorità del Suo dominio maestoso.
Dio non spreca parole. Ogni sillaba che esce dalla Sua bocca è carica di potenza creativa.
Pioggia e neve scendono dal cielo e non vi ritornano prima di aver compiuto il loro scopo sulla terra: irrigarla, fecondarla e farla germogliare.
Allo stesso modo la Parola di Dio non ritorna a Lui a vuoto, al contrario, adempie sempre il Suo scopo sulla terra.
Come l’acqua e la neve la Parola di Dio è vita, movimento, trasformazione. Non è mai sterile, ma sempre generativa.
Ciò significa che Dio non fa chiacchiere!
Quando parla, le Sue parole realizzano lo scopo da Lui prefissato, la Sua parola è efficace come dimostrano queste espressioni:
• “Non torna a me a vuoto” - indica che ogni parola ha un impatto concreto.
• “Senza aver compiuto ciò che io voglio” - la Parola realizza la volontà divina, non solo informa.
• “E condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata” - la missione della Parola è sempre portata a termine.
La Parola di Dio è come un boomerang divino: parte sempre da Lui e torna sempre a Lui, ma non prima di aver colpito il bersaglio.
Infine:
C) La promessa di Dio è potente
Le promesse di Dio non sono teoria religiosa:
• Ma dinamite spirituale pronta a esplodere nella realtà secondo la volontà di Dio.
• Sono un contratto blindato che nessun tribunale terreno può annullare.
• Sono un’assicurazione universale senza clausole nascoste.
• Sono un GPS spirituale che non perde mai il segnale.
(1) Le promesse di Dio non cadono a terra
Nelle Scritture troviamo oltre 7.000 promesse di Dio, con un tasso di fallimento = 0%.
Più volte nell’Antico Testamento troviamo l’espressione riguardo alle parole di Dio che non ne cadde a terra neppure una (cfr. per esempio Giosuè 21:45; 23:14; 1 Re 8:56).
“Cadere a terra” significava essere dimenticata, trascurata, non adempiuta.
Quindi, dire che “nessuna parola è caduta a terra” equivale a dire che Dio ha mantenuto ogni singola promessa, senza eccezione.
(2) Le promesse di Dio hanno il loro “si” in Cristo
2 Corinzi 1:20 dice: “Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro ‘sí’ in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio.”
La Bibbia è un libro di promesse.
Dalla promessa di un Salvatore in Genesi 3:15, alla promessa di una nuova creazione, Dio ha sempre agito in base a un progetto di promesse.
Queste promesse non sono vaghe o incerte, ma sono il fondamento su cui si basa la fede cristiana.
Gesù è il “Sì” di Dio.
Quando il versetto dice che tutte le promesse di Dio hanno il loro “sì” in Cristo, significa che Gesù non è solo un intermediario, ma l’incarnazione e l’adempimento di tutte le promesse divine. Egli è la risposta definitiva di Dio all’umanità.
Ad esempio, la promessa del perdono dei peccati si realizza attraverso la Sua morte e resurrezione.
La promessa della vita eterna si compie in Lui, che ha vinto la morte.
In sostanza, Gesù è il “sì” di Dio per ogni promessa fatta all’umanità.
Le promesse di Dio sono come un ponte che collega la nostra fragilità alla Sua eternità. Cristo è il cavo portante: senza di Lui, il ponte non reggerebbe.
“Amen” alla Gloria di Dio.
Quando i cristiani dicono “Amen” in risposta a una preghiera o a una dichiarazione, affermano la loro fiducia e approvazione.
È una dichiarazione di accordo totale e di riconoscimento che le promesse di Dio sono state compiute in Gesù.
Diciamo “Amen” per mezzo di Gesù, perché è Lui che ci permette di credere e di ricevere le promesse di Dio.
La nostra risposta di fede - il nostro Amen - non è un atto indipendente, ma è resa possibile dalla Sua opera.
E allora:
• Quando dubiti: Tieni presente che Dio non ha mai mancato una promessa.
• Quando aspetti: Considera che i ritardi di Dio non sono negazioni di Dio.
• Quando soffri: Ricordati che ogni promessa è firmata con il sangue di Cristo.
Winston Churchill, nei momenti più bui della Seconda Guerra Mondiale, disse: “Non arrenderti mai, mai, mai.”
E così anche noi credenti oggi dobbiamo considerare il fatto che Dio ci dice: “Non ho mai fallito, mai, mai, mai”.
Ricorda:
• Le promesse di Dio non sono sogni vaghi, ma certezze eterne.
Non illusioni fragili, ma ancore che tengono salda la nostra fede.
• Le promesse di Dio non sono speranze campate in aria, ma verità sicure.
Non parole vuote, ma fondamenti su cui costruire la vita.
• Le promesse di Dio non sono desideri umani, ma verità sigillate dal Suo amore.
Non sono fragili come le nostre paure, ma forti come la Sua fedeltà.
CONCLUSIONE
Non dimenticare oggi le quattro “P” che garantiscono la vittoria:
• Prospettiva: Guarda con gli occhi di Dio, non con quelli delle circostanze.
• Provvidenza e perseveranza: Non mollare mai, perché Dio non molla mai con te.
• Promessa: Aggrappati alle promesse di Dio, che non falliscono.
Potremmo dire: “Non è finita finché non è finita!” Ma a differenza di una partita di calcio, dove il risultato può essere vittoria, pareggio o sconfitta, per noi credenti la partita è già vinta!
Non stiamo giocando per vincere – stiamo giocando da vincitori! Infatti, in virtù di Colui che ci ha amato, siamo più che vincitori (Romani 8:37).
Non è finita fino a quando non è finita? Per noi credenti è già finita - e abbiamo vinto!
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