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Fiducia: Dio – l’unico fondamento che non crolla

Fiducia: Dio – l’unico fondamento che non crolla  Dopo “rispetto” nel 2024, Treccani ha scelto “fiducia” come parola dell’anno 2025. Non una scelta statistica, ma culturale. Non un sondaggio, ma una diagnosi del nostro tempo. In un’epoca segnata da paure geopolitiche, fragilità economiche e polarizzazioni sociali, la fiducia emerge come risposta necessaria.  La fiducia – dal latino fides ¬¬ – ¬si manifesta su tre livelli: personale (in sé stessi), relazionale (negli altri) ed etico-sociale (nelle istituzioni).  È una parola antica eppure fragile. Oggi più che mai, minata da sfiducia, cinismo e paura. Ma proprio per questo è necessaria:  • Dove la sfiducia paralizza – la fiducia mobilita • Dove la sfiducia divide – la fiducia unisce • Dove la sfiducia uccide la speranza – la fiducia la fa rinascere Possiamo interpretare la proposta di Treccani come un invito a riscoprirla come pratica quotidiana.   Ma ecco la domanda che cambia tutto: su cosa possiamo ...