Quando tutte le strade sembrano giuste

 Quando tutte le strade sembrano giuste
C’è una strada che devo seguire- Un posto dove devo andare.”  (Diana Ross)
Tutti, prima o poi, ci troviamo davanti a un bivio. Desideriamo seguire una strada che ci porti alla verità, alla pace, alla vita. Ma non tutte le strade conducono dove speriamo. Alcune sembrano giuste… ma non lo sono. Anzi come dice Salomone: C’è una via che all’uomo sembra diritta, ma essa conduce alla morte.”  (Proverbi 14:12)
IL NUOVO VANGELO DELLA TOLLERANZA
È diventato il mantra del nostro tempo: “Tutte le religioni sono uguali”, “Ci sono molti modi per arrivare a Dio”, “Quello che conta è essere sinceri”. Suona bello, tollerante, inclusivo. Ma dietro questa facciata di apertura mentale si nasconde una delle menzogne più pericolose della storia umana. Non perché manchi di buone intenzioni, ma perché nega la realtà stessa.
Immagina un medico che dice a un paziente con una grave infezione: “Non importa quale medicina prendi, tutte funzionano allo stesso modo. Scegli quella che preferisci.” Chiameremmo questo dottore compassionevole o criminalmente negligente? La compassione vera non consiste nel dire alle persone ciò che vogliono sentire, ma nel dire loro ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere.
LA LOGICA CHE NON REGGE
Dire che tutte le religioni sono fondamentalmente uguali rivela una profonda ignoranza su cosa esse realmente insegnano. Il Buddismo nega l’esistenza di un dio personale, il Cristianesimo si basa interamente su di esso. L’Islam respinge la divinità di Cristo, il Cristianesimo la proclama come verità centrale. L’Induismo abbraccia il concetto di reincarnazione, il Cristianesimo lo rigetta completamente.
Queste non sono piccole differenze stilistiche - sono contraddizioni fondamentali sulla natura stessa della realtà. Non possono essere tutte vere simultaneamente. La legge della non contraddizione non è un’opinione religiosa - è un principio logico fondamentale. Se due affermazioni si contraddicono direttamente, almeno una deve essere falsa.
“Gesù gli disse: ‘Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.’” (Giovanni 14:6)
LA TOLLERANZA MALINTESA
Ci viene detto che affermare una verità esclusiva è intollerante. Ma è davvero così? Se ti avverto che un ponte è crollato e c’è solo una strada alternativa sicura, sono intollerante o sto cercando di salvarti la vita? La tolleranza vera rispetta le persone, non necessariamente le loro idee. Posso amare profondamente qualcuno pur credendo che le sue convinzioni siano sbagliate.
L’ironia è che coloro che predicano “tutte le strade portano a Dio” sono spesso i più intolleranti verso chi afferma il contrario. Stanno facendo esattamente ciò che condannano: proclamare una verità assoluta ed esclusiva - che non esistono verità assolute ed esclusive!
SINCERITÀ NON È SUFFICIENTE
La sincerità è importante, ma non è sufficiente. Puoi essere sinceramente convinto di qualcosa ed essere sinceramente sbagliato. Se bevi veleno credendo sinceramente che sia acqua, la tua sincerità non neutralizzerà il veleno. La realtà non si piega alle nostre convinzioni, per quanto sincere possano essere.
Questo è il problema fatale del pluralismo religioso: tratta la salvezza come se fosse una questione di preferenze personali piuttosto che di verità oggettiva. Ma Dio non è un prodotto di consumo tra tanti - è il Creatore della realtà stessa. E ha parlato con chiarezza su come possiamo essere riconciliati con Lui.
“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.” (Atti 4:12)
PERCHÉ GESÙ È DIVERSO
Gesù non è semplicemente un altro maestro spirituale tra tanti. Le Sue affermazioni Lo pongono in una categoria completamente diversa. Non disse: “Io conosco una via verso Dio.” Disse: “Io SONO la via.” Non disse: “Io insegno la verità.” Disse: “Io SONO la verità.” Non offrì tecniche per una vita migliore. Offrì Sé stesso come la vita stessa.
O queste affermazioni sono vere, oppure Gesù era un pazzo megalomane o un ingannatore deliberato. Ma uno sguardo onesto alla Sua vita, ai Suoi insegnamenti, ai Suoi miracoli e alla Sua risurrezione rende entrambe queste opzioni assurde. Rimane solo una possibilità: che Egli fosse esattamente chi affermava di essere - Dio fatto carne, l’unico mediatore tra Dio e l’umanità.
LA QUESTIONE DELL’ESCLUSIVITÀ
Molti trovano offensiva l’affermazione che Cristo sia l’unica via. Ma considera questo: l’esclusività del vangelo non è basata sull’arroganza umana, ma sulla natura del problema che dobbiamo affrontare. Il problema non è semplicemente che abbiamo bisogno di saggezza o illuminazione. Il problema è che siamo peccatori separati da un Dio santo, e questo richiede espiazione, non educazione.
“Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.” (Romani 6:23).
Nessun fondatore di religione è morto per i peccati degli altri e poi è risorto per dimostrare la vittoria sulla morte. Solo Cristo ha fatto questo. Non perché i cristiani siano migliori, ma perché Cristo è unico. La salvezza non è una questione di quanti sforzi facciamo, ma di ciò che Cristo ha fatto per noi.
IL COSTO DEL PLURALISMO
Se tutte le religioni portano a Dio, allora la croce di Cristo era inutile. Perché l’agonia del Getsemani? Perché la brutale crocifissione? Se esistevano alternative più facili, perché Gesù doveva soffrire e morire? Il pluralismo religioso non onora Cristo - Lo svuota di significato. Riduce il più grande atto d’amore della storia a un’opzione tra tante.
Paolo fu chiaro su questo punto: se la giustizia venisse attraverso qualunque altro mezzo, “Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.” (Galati 2:21). La particolarità del Cristianesimo non è un difetto da correggere, ma la sua essenza stessa.
L’INVITO URGENTE
La questione davanti a te non è: “Quale religione preferisco?” La questione è: “Quale religione è vera?” Non: “Quale strada mi sembra più comoda?” Ma: “Quale strada porta effettivamente alla destinazione?” Non si tratta di giudicare la sincerità delle persone, ma di riconoscere la realtà delle cose.
Gesù non ti offre una religione tra tante. Ti offre vita eterna in un mondo di morte. Perdono in un mare di colpa. Speranza in un deserto di disperazione. Luce in mezzo alle tenebre. Ma quest’offerta richiede una risposta.
“Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.”(Apocalisse 3:20).
Non puoi essere d’accordo con tutte le religioni allo stesso tempo - è logicamente impossibile. Devi scegliere. E questa non è una scelta arbitraria tra opzioni equivalenti. È la scelta tra vita e morte, verità e illusione, salvezza e perdizione.
Non tutte le strade portano a Dio. Ma una strada esiste, e quella strada ha un nome: Gesù Cristo. Ravvediti, credi e vivi.

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